Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento nella diffusione dei Sistemi a Cappotto per aumentare le prestazioni termiche degli edifici. Certamente, una spinta notevole è arrivata dagli incentivi fiscali sull’efficientamento energetico con in testa il Superbonus 110%. Purtroppo però la fretta di chiudere i lavori e la scarsa attenzione alle regole di buona posa degli installatori hanno causato non pochi problemi in moltissimi progetti. Per aiutare i progettisti e gli operatori a riconoscere le anomalie del sistema a cappotto, ANIT ha messo a disposizione un Manuale che illustra nel dettaglio il tema della Diagnosi termografica sui sistemi ETICS. come soluzione non invasiva per la verifica della qualità nella posa.
I contenuti della Guida ANIT
Il Manuale ANIT “Diagnostica termografica per ETICS”, realizzato in collaborazione con Caparol, mette a disposizione una guida puntuale sulle fasi da seguire per rilevare le eventuali anomalie dei sistemi ETICS– External Thermal Insulation Composite System. Accanto alla check-list da eseguire per effettuare la diagnosi del sistema a cappotto, il manuale raccoglie numerosi casi studio con esempi di indagini attive o passive, eseguiti su cappotti termici ben posati o con errori più o meno gravi.
La guida ANIT si divide in sei capitoli:
- La normativa sul sistema a cappotto, con riferimento alla UNI/TR 11715;
- Il manufatto studio realizzato da Capir, utilizzato per eseguire i testi di indagine;
- I casi studio con Indagini Passive qualitative, nel quale sono messi a confronto i principali errori di posa e le buone pratiche;
- I casi studio con Indagini Attive qualitative eseguite sui medesimi casi studio appena citati;
- La procedura di diagnosi su sistemi a cappotto contenente l’elenco delle attività e le modalità con cui interpretare i risultati.
- Conclusioni e Soluzioni tecniche Capatect Etics.
Perchè eseguire una diagnosi termografica
Un cappotto male installato può produrre più danni ad un edificio rispetto ad un involucro privo di cappotto. Le indagini diagnostiche fisiche sono però invasive e danneggiano il manufatto. Ecco perchè imparare ad eseguire correttamente una diagnosi termografica su un sistema ETICS diventa determinante. L’obiettivo è individuare e correggere gli errori ed i difetti del sistema per migliorare l’efficienza. Il manuale divide in due tipologie le indagini: Passive ed attive.
La diagnosi termografica si definisce passiva in quanto si eseguono le indagini in occasione di una sollecitazione termica che deriva dalla trasmissione del calore tra zona riscaldata ed esterno che “attiva” una distribuzione di temperature superficiali da inquadrare come analisi in regime quasi stazionario.
Il tipo di indagine si definisce “attiva” in quanto si eseguono le indagini in occasione di una sollecitazione termica consistente (irraggiamento solare) che “attiva” una reazione in termini di trasmissione del calore mostrata dalle temperature superficiali, che è da inquadrare come analisi in regime variabile e non stazionario.
La ckech-list di ANIT per non sbagliare
La check-list contenuta nel manuale ANIT si rivela molto utile per essere certi di eseguire tutti i passaggi necessari per diagnosticare eventuali difetti, intervenendo sul sistema prima che sia troppo tardi. Per tutti gli step previsti il punto di riferimento è stata la norma UNI/TR 11715. Al termine della procedura si potranno ottenere tre tipi giudizio sulle eventuali non conformità riscontrate rispetto alla procedura di corretta progettazione e posa:
- eventuale non conformità di progetto o di realizzazione rispetto al progetto
- livello di gravità della non conformità: grave, media, leggera
- diffusione della non conformità: episodica o sistematica
Come suggerisce ANIT, oltre al giudizio a seguito della diagnosi, è sempre bene aggiungere all’elaborato le opportune operazioni da eseguire per porre rimedio alle non conformità riscontrate.
Il manuale ANIT può essere scaricato al seguente link.