Rinnovabili • Efficientamento energetico casa: per 1 italiano su 4 i costi sono un ostacolo Rinnovabili • Efficientamento energetico casa: per 1 italiano su 4 i costi sono un ostacolo

Casa: per 1 proprietario su 4 l’efficientamento energetico è un “vorrei, ma non posso”

Secondo una ricerca 3 proprietari di casa su 4 hanno effettuato interventi di efficientamento energetico, ma per il 27% rimane impossibile farlo soprattutto per i costi

Efficientamento energetico casa: per 1 italiano su 4 i costi sono un ostacolo
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La Casa per gli italiani è simbolo di stabilità e sicurezza. Da sempre l’acquisto di un immobile ha rappresentato l’investimento preferito dai nostri concittadini, ma l’aumento dei prezzi, la scarsa offerta rispetto alla domanda, i costi di costruzione alle stelle e l’incertezza sul futuro normativo nazionale ed europeo, hanno complicato la situazione. In questa situazione anche l’efficientamento energetico della casa ne risente, bloccando sul nascere l’iniziativa di coloro che vorrebbero intervenire, ma non ne hanno la possibilità.

Ad indagare le tendenze controverse dei proprietari di casa italiani ha provato l’immobiliare Casavo in una ricerca commissionata a SWG.
Nonostante un cauto ottimismo sul futuro, emerge chiaramente il passaggio di testimone tra centro storico e le periferie considerate i futuri poli di attrazione.

la riqualificazione degli edifici esistenti del centro diventa un “vorrei, ma non posso” con il 27% degli intervistati che ha rinunciato a causa dei costi troppo elevati.

Italiani ottimisti sul futuro

Il risultato della ricerca mostra un moderato ottimismo, con il 32% degli intervistati che vede sempre più vicina la fine del periodo di crisi ed un 13% che considera la situazione attuale come una “fase di rinascita e riqualificazione”. Tuttavia, questa percezione positiva sulla situazione attuale, è direttamente collegata all’aver o meno avviato un’esperienza di compravendita.

A credere maggiormente nel mercato sono coloro che hanno acquistato casa 5-10 anni fa (56%), probabilmente perchè hanno potuto beneficiare di condizioni maggiormente favorevoli con tassi di interessi più bassi e prezzi stabili.

Differente è il pensiero di chi ha acquistato casa nell’ultimo anno. La fiducia scende al 39%, una diffidenza nata dalle difficili situazioni che si sono trovati ad affrontare, con un mercato caratterizzato da prezzi al metro quadro in aumento e difficoltà crescenti nell’accedere o sostenere un mutuo.

La tendenza del 2015: dal centro verso la perferia 

Guardano in prospettiva, gli italiani sembrano essere più cauti. Il 45% degli intervistati auspica un periodo di normalizzazione dopo anni di turbolenze. Tuttavia 1 italiano su 3, ritiene che la situazione possa nuovamente peggiorare.

Il tema delle riqualificazioni del centro città divide a metà gli italiani. Da una parte ci sono coloro che vedono negli immobili storici un fattore di rischio che potrebbe portare ad un deprezzamento degli edifici (44%), con il conseguente spopolamento del centro città a favore delle periferie

Dall’altra c’è una percentuale di popolazione (30%) che invece vede in positivo il futuro delle città, soprattutto grazie ad interventi di rinnovamento e riqualificazione per attrarre nuovi residenti e nuove attività economiche.

La periferia rimane comunque un fattore attrattivo da cui trarre slancio per guardare in modo positivo al futuro: per il 35% dei rispondenti ci sarà un aumento del valore delle abitazioni e per il 33% queste aree diventeranno poli di innovazione e sostenibilità, garantendo una migliore qualità della vita.

Efficientamento energetico di casa troppo costoso

Un patrimonio immobiliare come il nostro, dove il 60% degli edifici residenziali è stato costruito prima del 1976, l’efficientamento energetico diventa un’arma chiave per il futuro delle compravendite. 3 italiani su 4 rivelano di aver effettuato interventi di riqualificazione o di essere intenzionati a farlo. L’ultimo quarto di intervistati non ha intenzione di effettuare interventi sul proprio immobile (27%). Per questa percentuale a frenare sono i costi di queste operazioni (51%) considerati un ostacolo insormontabile. A seguire, il 39% non ritiene necessario apportare modifiche all’immobile.

Difficoltà di accesso al credito

Il timore più grande guardando al prossimo futuro è quello di non riuscire ad accedere al credito, paura sentita soprattutto da giovani e famiglie (35%) con un picco tra la generazione Z (40%). Roma e Milano le città più a rischio.

Un’altra paura è quella di non riuscire a riqualificare casa a causa di un patrimonio immobiliare obsoleto (23%), dell’aumento del costo delle materie prime (18%), dell’aumento dei tassi di interesse (14%) e, in ultimo, delle incertezze legate alle politiche governative intermittenti (10%).

Eppure la necessità di riqualificare il comparto edilizio italiano esistente emerge con forza.  Al primo posto gli intervistati confermano la riqualificazione di aree urbane e periferiche (39%), segue la maggiore attenzione alla sostenibilità e all’efficienza energetica (37%), lo sviluppo di nuovi modelli abitativi che rispondano ai bisogni emergenti (14%) e l’innovazione tecnologia nel processo di compravendita (10%).

In Italia, la casa non è solo un investimento, ma un pilastro culturale che rappresenta sicurezza e stabilità. Tuttavia, le difficoltà di accesso al credito, soprattutto per i giovani, e l’obsolescenza di parte del patrimonio immobiliare ci ricordano che il settore deve rinnovarsi” commenta Victor Ranieri, Chief Revenue Officer di Casavo.

Incentivi governativi: utili per edilizia e PIL, ma cresce la percezione di spreco di fondi pubblici

L’aspetto economico rimane rilevante per gli intervistati e gli incentivi all’efficientamento energetico sarebbero una valida soluzione: il 69% (in calo di due punti percentuali rispetto a gennaio 2022) li considera importanti per risollevare il comparto edilizio e il PIL italiano. Tuttavia, cresce la percezione di “spreco” di fondi pubblici, indicato dal 37% dei rispondenti (+11% rispetto alla rilevazione del 2022).

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