La Legge di Bilancio torna sul tema dell’efficientamento dell’edilizia pubblica, mettendo in campo un piano da 1,38 mld destinato a famiglie a basso reddito, condomini ed sociale
La Legge di Bilancio 2025 ha dato il via ad un importante capitolo del PNRR destinato all’efficientamento dell’edilizia pubblica ed alla ristrutturazione energetica dei condomini per le famiglie a basso reddito. Inserito nei commi dal 513 al 519 della Manovra, l’intervento dà il via libera al piano da 1,381 miliardi di euro dando attuazione alla Missione 7, Investimento 17 del capitolo REPowerEu del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Bonus Case Popolari
Quello che potrebbe essere ribattezzato come “Bonus Case Popolari” ERP andrà a contrastare la povertà energetica istituendo un nuovo incentivo finanziario destinato alle famiglie più vulnerabili. Saranno tre le linee di intervento:
- la prima destinata all’efficientamento dell’edilizia pubblica residenziale;
- la seconda indirizzata alla riqualificazione energetica dell’edilizia sociale;
- la terza dedicata invece alla riqualificazione di condomini dove risiedono famiglie a basso reddito.
I progetti per essere finanziati, dovranno garantire il miglioramento di almeno il 30% del fabbisogno energetico complessivo.
Per conoscere i dettagli e le modalità di selezione si dovrà però attendere un apposito Decreto emanato dal Ministero Affari Europei di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.
Quali progetti potranno essere finanziati dal bonus case popolari?
Il Decreto Ministeriale individuerà:
- la tipologia di investimenti agevolabili;
- la tipologia di sostegno finanziario concedibile;
- i soggetti destinatari del sostegno finanziario;
- il contenuto e i termini di sottoscrizione della convenzionale tra il soggetto attuatore, i partner finanziari e la Struttura di missione;
- le modalità per la presentazione della domanda;
- i criteri di selezione dei progetto vincitori;
- le modalità di verifica del miglioramento dell’efficientamento energetico degli edifici in misura non inferiore al 30%;
- le procedure di erogazione del finanziamento.
Al Gestore dei servizi energetici (GSE) il compito di attuatore, mentre saranno la società SACE e Cassa depositi e prestiti i partner finanziari.
Alle Esco il compito di ottimizzare gli interventi
Il piano da 1,38 miliardi di euro si baserà su sovvenzioni o prestiti agevolati destinati a collaborazioni tra pubblico e privato. Molto probabilmente saranno coinvolte le società Esco, per cofinanziare investimenti che permettano di efficientare l’edilizia pubblica incrementando l’autoproduzione di energia rinnovabile.
Un obiettivo tutt’altro che secondario considerando che in Italia sono presenti oltre 830.000 alloggi gestiti da enti diversi, che presentano carenze strutturali e profonde inefficienze nella gestione del fabbisogno energetico.
