Dopo digitalizzazione, economia circolare e sostenibilità, la Regione Lazio investe sull’efficientamento degli edifici pubblici. Il bando, presentato dal presidente, Francesco Rocca, e dall’assessore all’Ambiente e alla Transizione energetica, Elena Palazzo prevede uno stanziamento totale di 60 milioni di euro e sarà destinato ai Comuni con più di 20mila abitanti. Unitamente alla riqualificazione immobiliare pubblica, il programma permetterà inoltre la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile ad essi connessi, finanziando la totalità delle spese sostenute.
Energia rinnovabile e riqualificazione edilizia
I 60 milioni stanziati saranno suddivisi in due azioni specifiche:
- 40 milioni destinati a promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas e effetto serra;
- 20 milioni destinati invece alla promozione delle fonti energetiche rinnovabili.
L’efficientamento degli edifici pubblici oggetto di intervento dovrà necessariamente avvenire tramite una ristrutturazione importante di secondo livello. A conclusione dei lavori gli immobili dovranno ottenere una riduzione di almeno il 30% delle emissioni (dirette e indirette) di gas a effetto serra rispetto alle emissioni ex ante.
Chi può partecipare al Bando per la riqualificazione degli edifici pubblici
Lo stanziamento della misura a sostegno dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici si rivolge ai 39 Comuni sopra i 20mila abitanti: Alatri, Albano Laziale, Anagni, Aprilia, Ardea, Anzio, Cassino, Ceccano, Cerveteri, Ciampino, Cisterna di Latina, Civitavecchia, Colleferro, Ferentino, Fiumicino, Fondi, Fonte Nuova, Formia, Frascati, Frosinone, Genzano di Roma, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Ladispoli, Latina, Marino, Mentana, Minturno, Monterotondo, Nettuno, Palestrina, Pomezia, Rieti, Sezze, Sora, Terracina, Tivoli, Velletri e Viterbo.
Gli interventi ammessi al bando
I Comuni assegnatari del bando potranno sfruttare una sovvenzione pari al 100% delle spese sostenute per interventi con valore minimo di 200.000 euro.
Gli interventi per la riduzione della domanda energetica ammessi sono:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- sistemi di schermatura e/o ombreggiamento;
- impianti di climatizzazione;
- sistemi per la produzione di acqua calda sanitaria;
- sistemi di ventilazione meccanica;
- sostituzione dei sistemi di illuminazione interna e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti;
- building automation inclusa l’installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- installazione di impianti per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia idraulica, solare-fotovoltaica o eolica;
- installazione di impianti per la produzione di energia termica attraverso lo sfruttamento dell’energia dell’ambiente, geotermica e solare;
- sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia prodotta;
- efficientamento di sistemi di trasporto, quali ad esempio ascensori o scale mobili (non sono ammesse le spese per le opere edili per gli adeguamenti normativi).
Ammessi anche tutti gli interventi di bioedilizia e impermeabilizzazione che contribuiscono alla sostenibilità ambientale e resilienza dell’edificio con particolare riferimento ai cambiamenti climatici.
Come presentare la domanda
Durante l’incontro in Regione, i dirigenti delle aree tecniche competenti, insieme ai direttori responsabili dell’autorità di gestione dei fondi FESR e della programmazione economica e ai rappresentanti del GSE, hanno illustrato ai sindaci dei Comuni interessati le modalità di compilazione della scheda per presentare la manifestazione di interesse.
Le proposte dovranno essere trasmesse entro il 24 febbraio 2025 esclusivamente via PEC al seguente indirizzo: programmisvilupposostenibile@pec.regione.lazio.it.
“Abbiamo un’occasione unica, quella di cambiare paradigma culturale sull’ambiente. Siamo chiamati a rispondere a sfide che dobbiamo sentire nostre, perché abbiamo la responsabilità di quello che lasceremo alle future generazioni”, ha commentato il Presidente Rocca.