La digitalizzazione degli edifici è centrale per recepire la direttiva EPBD 4. Andrea Costa, Managing Partner di R2M Solution, ci spiega come building automation, AI e digital twin possano accelerare la transizione energetica

L’innovazione tecnologica e digitale sta trasformando il settore dell’edilizia, rendendo gli edifici sempre più intelligenti, efficienti e interconnessi. La digitalizzazione degli edifici rappresenta una delle leve strategiche per la decarbonizzazione e l’ottimizzazione della gestione energetica, grazie all’integrazione di sistemi avanzati di controllo, intelligenza artificiale e digital twin. Il contesto normativo europeo, con l’evoluzione della direttiva EPBD e l’implementazione dello Smart Readiness Indicator (SRI), sta accelerando questa transizione, ponendo nuove sfide e opportunità per le aziende del settore.
R2M Solution è tra gli attori protagonisti di questa trasformazione, sviluppando soluzioni innovative che spaziano dalla gestione predittiva degli edifici all’integrazione con le reti energetiche. Durante l’evento Smart Building Revolution, organizzato all’interno del Rinnovabili HUB in occasione della manifestazione Key – The Energy Transition Expo 2025, abbiamo avuto il piacere di avere ai nostri microfoni Andrea Costa, Managing Partner di R2M Solution.
Come vede l’evoluzione del mercato della building automation negli ultimi anni e quali sono le sfide principali che le aziende devono affrontare in questo contesto?
Uno dei principali fattori di trasformazione è il quadro normativo, in particolare con l’evoluzione delle direttive EPBD 3 ed EPBD 4 (Energy Performance of Buildings Directive), che stanno accelerando l’adozione di sistemi di gestione degli edifici (BMS). La digitalizzazione degli edifici è destinata a crescere in modo esponenziale, trainata anche dall’implementazione dello Smart Readiness Indicator (SRI).
Come società, siamo stati e continuiamo a essere consulenti della Commissione Europea per lo SRI. Il nostro team, insieme ai colleghi in Francia, fornisce supporto diretto per l’applicazione di questo standard, che sta diventando un riferimento di mercato. Questo rappresenta un driver fondamentale per l’evoluzione dell’edificio digitale, non come fine a sé stesso, ma come strumento per una gestione più efficiente dell’energia, una migliore adattabilità alle esigenze degli occupanti e un incremento della qualità ambientale interna.
Un altro aspetto chiave è l’integrazione tra gli edifici e le reti energetiche, che richiederà tecnologie abilitanti in grado di interfacciarsi con i BMS. In questo contesto, abbiamo sviluppato il nostro ESG Digital Twin Ecosystem per il Real Estate, una piattaforma che supporta i clienti nel processo di digitalizzazione degli edifici, permettendo loro di ottimizzare la gestione degli edifici e migliorare la sostenibilità complessiva.

Quali sono le tecnologie emergenti nel settore della building automation che R2M Solution sta cercando di integrare nei suoi progetti? In che modo queste tecnologie influenzeranno la sostenibilità e l’efficienza degli edifici?
Abbiamo sviluppato l’ESG Digital Twin Ecosystem per il Real Estate, un sistema che affronta diverse verticali nel settore della digitalizzazione degli edifici e della sostenibilità. Un primo ambito di applicazione riguarda la modellazione energetica, che può essere sia rapida, per scenari di decarbonizzazione su scala urbana, sia dettagliata, per supportare certificazioni di sostenibilità. Collaboriamo con amministrazioni pubbliche per la decarbonizzazione di edifici e quartieri, come scuole o intere aree urbane, ma anche con investitori privati che necessitano di strategie per ridurre le emissioni nei loro portafogli immobiliari.
Sul fronte della produzione energetica, stiamo lavorando all’integrazione di fotovoltaico integrato e soluzioni ibride. Collaboriamo con Onyx Solar per il fotovoltaico integrato nell’involucro edilizio e con Solarus per pannelli ibridi fotovoltaico-termico, che consentono di quadruplicare l’energia prodotta rispetto ai tradizionali pannelli fotovoltaici. Questa integrazione è fondamentale: i tetti degli edifici, da soli, non saranno sufficienti per coprire il fabbisogno energetico, quindi è necessario estendere la produzione a tutte le superfici dell’involucro edilizio.
Un altro aspetto cruciale è il controllo intelligente degli impianti, con Brainbox e AI per trasformare i BMS, da sistemi reattivi a predittivi. Grazie all’intelligenza artificiale, i sistemi HVAC possono anticipare le variazioni di temperatura basandosi su dati ambientali e previsioni meteo, regolando in anticipo il funzionamento degli impianti. Questo consente un notevole risparmio energetico, una riduzione delle emissioni e un miglioramento del comfort degli occupanti, prevenendo problemi come il surriscaldamento degli ambienti.
Sul fronte della sostenibilità, ci occupiamo di certificazioni ambientali e dello sviluppo di Nature-Based Solutions, come infrastrutture verdi e pareti vegetali, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico nelle aree urbane. Collaboriamo con Greenpasse di recente abbiamo completato due progetti certificati: uno a Roma, nel Life & Business ParkWoliba, e un altro in Emilia-Romagna per un’importante azienda farmaceutica.
Infine, stiamo lavorando alla digitalizzazione degli edifici attraverso scansioni rapide e modelli virtuali 3D, utilizzando la tecnologia Matterport, di cui siamo stati tra i primi rivenditori in Italia. Questo strumento consente di creare digital twin di interi edifici in poche ore, migliorando la gestione e la manutenzione delle strutture. Integrando questi modelli con i BMS, possiamo sviluppare centrali di controllo remote, che non solo monitorano temperature e consumi energetici, ma permettono anche di visualizzare gli spazi fisici e individuare rapidamente eventuali problemi di manutenzione.
Queste tecnologie rappresentano il futuro della digitalizzazione degli edifici: edifici più efficienti, sostenibili e digitalmente connessi, in grado di ottimizzare consumi, ridurre emissioni e migliorare la qualità della vita di chi li abita.
Come le normative europee e locali influiscono sull’adozione delle tecnologie di building automation?
La partecipazione ai progetti finanziati dalla Commissione Europea per la ricerca e lo sviluppo ci permette di anticipare le future regolamentazioni. Un esempio chiave è la nuova revisione della EPBD, dove l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulla direttiva “Case Green“. Tuttavia, questa normativa introduce anche aspetti fondamentali come il fascicolo digitale dell’edificio, il Building Digital Logbook, lo Smart Readiness Indicator (SRI) e nuove disposizioni sulla digitalizzazione degli edifici.
Un elemento cruciale è la progressiva riduzione delle soglie per l’obbligatorietà dei sistemi di gestione degli edifici (BMS), che porterà a una loro adozione più ampia e strutturale. Questi temi rappresentano il futuro del settore e, come già accaduto in passato con protocolli di certificazione ambientale come LEED e BREEAM, diventeranno standard di riferimento per la valutazione delle prestazioni degli edifici.
Grazie alle tecnologie che abbiamo selezionato e sviluppato, riteniamo di poter essere un interlocutore qualificato per supportare l’adozione di queste nuove normative, offrendo soluzioni concrete e all’avanguardia per il settore.
Quali cambiamenti vi aspettate nei prossimi anni a livello normativo?
Ci auguriamo che l’EPBD 4 venga recepita in modo efficace e senza compromessi, poiché rappresenta un passaggio chiave per il futuro del settore.
Inoltre, auspichiamo che l’agenda ESG prosegua senza interruzioni, nonostante i possibili cambiamenti geopolitici. È fondamentale che non ci siano discontinuità rispetto agli obiettivi raggiunti finora, sia sul fronte della sostenibilità ambientale, sia sotto il profilo sociale e di governance. Mantenere questa direzione è essenziale per garantire uno sviluppo equilibrato e responsabile del settore edilizio.
Continueremo a investire nella partecipazione ai progetti europei, consapevoli che l’innovazione normativa e tecnologica è un processo continuo. Il futuro della digitalizzazione degli edifici richiede un aggiornamento costante e un approccio proattivo per anticipare i cambiamenti e cogliere le opportunità che verranno.
Come vede il rapporto tra digitalizzazione degli edifici e lo sviluppo delle smart cities? Che ruolo possono giocare le soluzioni di R2M Solution in questo contesto?
La digitalizzazione degli edifici è un elemento chiave nello sviluppo delle smart cities, ma in Italia siamo ancora lontani da una gestione realmente bidirezionale tra rete ed edifici. Ci auguriamo che questa evoluzione arrivi il prima possibile, anche se nel breve termine non sembra essere tra le priorità.
Quando questa integrazione sarà disponibile, gli aggiornamenti tecnologici implementati oggi a livello di singolo edificio avranno un impatto ancora più significativo, contribuendo alla riduzione delle emissioni su scala urbana. Il vero passo avanti sarà passare dalla gestione isolata degli edifici a un sistema interconnesso, in grado di dialogare con la rete in modo bidirezionale e adattarsi alla disponibilità di energia rinnovabile prodotta localmente.
Un esempio concreto è il caso di una scuola che produce energia durante la settimana ma resta chiusa nel weekend, mentre nelle vicinanze un centro commerciale ha un fabbisogno energetico elevato proprio in quei giorni. Questo tipo di sinergie inizia a emergere con le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), ma è ancora limitato a contesti molto locali. Il vero obiettivo sarà estendere questa interoperabilità su scala urbana, coinvolgendo più edifici e ottimizzando la gestione dell’energia a livello di smart city.
E R2M che ruolo giocherà in questo cruciale passaggio?
Noi di R2M Solution stiamo già lavorando su questa evoluzione grazie alla tecnologia BrainBox AI, una soluzione canadese avanzata, già operativa in contesti dove la gestione bidirezionale tra edificio e rete è una realtà consolidata.
BrainBox AI consente di orchestrare il comportamento energetico non solo a livello del singolo edificio, ottimizzando i consumi in base alle esigenze specifiche, ma anche di gestire in modo intelligente l’intero ecosistema di edifici e impianti. Questo significa che gli edifici possono essere utilizzati come veri e propri sistemi di accumulo energetico, immagazzinando energia quando disponibile e rilasciandola quando necessario.
Grazie a questa tecnologia, un edificio può diventare un nodo attivo nella rete energetica, riducendo la dipendenza da fonti esterne e contribuendo a una gestione più efficiente delle risorse. In pratica, non solo ottimizziamo i consumi e riduciamo gli sprechi, ma rendiamo gli edifici parte integrante di un sistema energetico più resiliente e sostenibile.