Tra le novità contenute nel DM Requisiti minimi 2024 l’introduzione dell’obbligo di punti di ricarica per veicoli elettrici
Dovrebbe arrivare entro i prossimi mesi il nuovo testo di revisione previsto per il Decreto Requisiti minimi 2024, destinato a sostituire il precedente Dm 26 giugno 2015 attualmente in vigore. Perché è così importante questo aggiornamento normativo? Il testo del decreto è una parte indispensabile per poter recepire correttamente la Direttiva EPBD IV (Direttiva Case Green). Al suo interno trova posto l’”edificio di riferimento”, con il quale confrontarsi durante il calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, così come l’aggiornamento dell’APE (Attestato di certificazione energetica) e di conseguenza i riferimenti alla Legge 10. Inoltre compare un riferimento ai punti di ricarica per i veicoli elettrici.
I contenuti della revisione 2024 del Decreto Requisiti Minimi
Come ci conferma Logical News, la bozza del Dm Requisiti Minimi è da poco stata trasmessa alla Conferenza Stato Regioni. La necessità di adeguare il testo era già stata sottolineata dal MASE la scorsa estate che, attraverso le dichiarazioni del Sottosegretario Claudio Barbato, aveva confermato l’avvio dell’iter interministeriale per l’aggiornamento dell’ormai obsoleto DM 26 giugno 2015.
Gli obiettivi del prossimo Decreto Requisiti Minimi 2024 saranno:
- dare attuazione ed implementare il D.Lgs. 48/2020, aggiornandolo con il recepimento della Direttiva EPBD IV recentemente pubblicata in GUE;
- inserire nel testo del dm le nuove FAQ aggiornate con i contenuti degli ultimi anni;
- semplificare le parti del testo che risultano di difficile applicazione, favorendo un controllo più veloce dei requisiti;
- introdurre alcune novità in merito al calcolo dell’APE e all’ex Legge 10, alle verifiche di trasmittanza, sui ponti termici e sui punti di ricarica dei veicoli elettrici.
Un nuovo edificio di riferimento
Nella speranza che il nuovo Decreto requisiti minimi 2024 non si faccia attendere troppo, costringendo i progettisti a realizzare strutture che una volta pubblicato il testo potrebbe risultare già obsolete, affrontiamo la prima importante novità del testo: il cambio dei valori dell’Edificio di Riferimento.
L’edificio di riferimento altro non è che un edificio tipo identificato dalla norma, con caratteristiche geometriche, orientamento, ubicazione geografica e destinazione d’uso identiche a quello di progetto, ma con prestazioni energetiche performanti.
Con il cambio dei valori dell’edificio tipo verrà modificata anche la scala delle classi energetiche, mettendo a disposizione una nuova tipologia di APE in riferimento alla Legge 10 per le certificazioni energetiche.
Secondo le indiscrezioni di coloro che hanno avuto accesso alla bozza del DM requisiti minimi 2024, il testo introdurrà i ponti termici anche nell’edificio taget, un inatteso dietrofront dato che nel testo del DM del 2015 i ponti termici di riferimento avevano un valore nullo.
Inoltre, il nuovo decreto, consentirà maggiore facilità nelle verifiche delle prestazioni soprattutto degli edifici esistenti, la tipologia edilizia che metterà più alla prova il nostro Paese nel recepimento della Direttiva Case Green. L’edificio tipo avrà inoltre nuovi indici di trasmittanza e nuovi valori per il calcolo dello scambio termico differenziando gli interventi a seconda che si tratti di ristrutturazioni importanti o di secondo livello.
I punti di ricarica dei veicoli elettrici tra i requisiti minimi
Entra a far parte dei requisiti minimi di un edificio di nuova costruzione la presenza di punti di ricarica dei veicoli elettrici. Il tema della mobilità sostenibile è stato inserito anche nella nuova Direttiva EPBD IV. L’obbligo dei punti di ricarica imposti dal prossimo DM Requisiti Minimi varierà a seconda che si tratti di nuova costruzione o ristrutturazione, e che si parli di edifici residenziali o non residenziali, ma sempre e solo per progetti di immobili dotati di parcheggi.
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Il testo potrebbe subire correzioni e revisioni in base ai commenti delle Regioni e Province Autonome.