Il Piano Casa Italia è una misura introdotta con l’articolo 71 del DDL Bilancio per il rilancio delle politiche abitative, il contrasto al disagio abitativo ed il recupero del patrimonio immobiliare
Entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 dovrà essere approvato il Piano Casa Italia
A distanza di un anno si torna a parlare di un Piano nazionale per l’edilizia residenziale, già inserito nella Legge di Bilancio dello scorso anno ed ora rafforzato con l’aggiunta dell’edilizia sociale pubblica. E’ l’articolo 71 del testo della Manovra 2025 ad apportare alcune novità al testo, nel tentativo di risolvere il “disagio abitativo”.
Cos’è il “Piano Casa Italia”
Il Piano Casa Italia inserito nel comma 2 dell’art.71 del DDL Bilancio 2025 avrà come oggetto il rilancio delle politiche abitative come risposta “coerente ed efficace ai bisogni della persona e della famiglia”. L’obiettivo è quello di sviluppare uno strumento programmatico che possa definire una strategia a medio e lungo termine per la riorganizzazione del Sistema casa italiano.
Teoricamente, il Piano Casa Italia ha il potenziale per migliorare la sinergia tra gli enti locali, fornendo un nuovo slancio al settore delle costruzioni, senza dimenticare l’housing sociale. Questo strumento deve essere approvato entro sei mesi dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025. Tuttavia, al momento siamo ancora in attesa del decreto ministeriale del MIT, previsto dalla Manovra dell’anno scorso, che dovrebbe stabilire le linee guida a cui si riferisce il Piano.
Numerosi i punti da toccare nelle linee guida:
- contrastare il disagio abitativo attraverso il recupero del patrimonio;
- destinazione a obiettivi di edilizia residenziale pubblica o sociale delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute, in accordo con i proprietari;
- realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato.
Niente risorse aggiuntive per il Piano
La relazione illustrativa che accompagna il Ddl Bilancio inviato al Parlamento ed ora all’esame delle Commissioni di Camera e Senato, sottolinea un elemento essenziale del Piano Casa Italia: le risorse a disposizione saranno quelle già previste dalla precedente manovra.
Non ci sarà un ulteriore stanziamento di fondi per evitare di agire negativamente sulla finanza pubblica.
Il Fondo per il contrasto al disagio abitativo, attualmente può contare su una dotazione di 100 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro per l’anno 2027 e 50 milioni di euro per l’anno 2028.