E’ ancora presto per potersi esprimere sulla buona riuscita o meno del nuovo Correttivo Appalti, ma a pochi giorni dalla sua entrata in vigore il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha affidato ad un comunicato stampa le prime considerazioni sulla “robusta valorizzazione delle micro, piccole e medie imprese (MPIM)” contenuta nel testo.
Le novità per le PMI del correttivo appalti
Fortemente voluto dal Ministro Matteo Salvini, il nuovo Codice Appalti, D.lgs 36/2023, ha tentato di semplificare i processi, senza tuttavia riuscire nel suo intento. Ad un anno di distanza infatti si è reso necessario un Correttivo al Codice Lavori pubblici indispensabile per rispondere alle molteplici incertezze degli operatori.
Tra le novità più significative rivendicate dal MIT trova posto proprio l’incentivo alla partecipazione delle MPMI nelle procedure di affiancamento pubblico con:
- nuove misure per il subappalto;
- l’obbligo di revisione prezzi;
- i contratti riservati per le gare sottosoglia;
- la suddivisione in lotti per facilitare la partecipazione delle PMI;
- accordi di collaborazione ai subappalti o sub-contratti.
Dal subappalto alla revisione dei prezzi
La prima misura segnalata riguarda il subappalto, prevedendo una quota riservata pari al 20% delle prestazioni in favore delle PMI nei medesimi contratti. Elemento derogabile solo nei casi in cui la stazione appaltante accerti l’impossibilità di applicazione di tali soglie.
E’ stata poi prevista l’obbligatorietà di revisione dei prezzi riferite alle prestazioni o lavorazioni oggetto del subappalto o del subcontratto, ciò anche al fine di tutelare, in particolar modo, le micro, piccole e medie imprese che risultano maggiormente coinvolte dai subaffidamenti.
In tema di contratti riservati, il nuovo quadro normativo prevede inoltre che, per gli affidamenti sotto soglia europea, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possano riservare il diritto di partecipazione alle gare, o limitarsi alla sola esecuzione, a piccole e medie imprese (PMI).
Inoltre, in relazione alla suddivisione in lotti, viene introdotta dal Correttivo Appalti la possibilità di aggiudicare “lotti quantitativi” anche senza la necessaria “autonomia funzionale“, una condizione che in precedenza ne limitava l’applicabilità. Come sottolineato dal Mit, questa modifica ha l’obiettivo di facilitare la partecipazione delle PMI alle procedure di gara, allineandosi così con la logica originaria della suddivisione in lotti, che mira a garantire un accesso più ampio alle opportunità di affidamento.Il Correttivo Appalti interviene poi sul tema degli accordi di collaborazione, esplicitando che tra gli obiettivi accessori, finalizzati a ottenere premialità, possa essere inclusa la promozione della partecipazione di piccole e medie imprese (PMI) ai subappalti o sub-contratti, purché con sede operativa nell’ambito territoriale di riferimento delle prestazioni.