A quanto ammontano oggi le compensazioni dei crediti fiscali edilizi per ciascun bonus, rispetto ai crediti totali maturati? E soprattutto, quante cessioni restano ancora escluse perchè non utilizzabili in compensazione o non cedibili a terzi?
Queste in sintesi le domande che l’On. Fenu ha rivolto al Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) in occasione del Question time in Commissione Finanze alla Camera.
Ammontano a 220 miliardi di euro i crediti edilizi compensati fino al 2024
Eravamo rimasti ad un prudenziale 135 miliardi di crediti ancora non compensati a fine novembre 2023. Oggi la cifra è salita ancora, e non di poco. A confermare i numeri legati alle compensazioni sui crediti edilizi dal 2020 ad oggi, è la Sottosegretaria per l’Economia, Lucia Albano, nella risposto all’Interrogazione n.5-02211 sui dati relativi ai crediti d’imposta compensati, nonché ai crediti che non possono più essere utilizzati in compensazione o ceduti a terzi.
I dati comunicati sono stati ottenuti dall’Agenzia delle Entrate e partono dagli anni 2020 e 2021 accorpati, con l’aggiunta delle cessioni nel frattempo acquisite.
Per quanto riguarda i crediti utilizzati in compensazione tramite modello F24, il totale ammonta a:
- 220,7 miliardi di euro il totale delle prime cessioni e sconti in fattura;
- 1,76 miliardi di euro solo quelli maturati nel 2024;
- 90,4 miliardi di euro quelli maturati nel 2023.
E’ evidente come la stretta sulle cessioni portata avanti dal Governo abbia ottenuto i suoi risultati, facendole letteralmente crollare tra il 2023 ed il 2024.
Quanti crediti fiscali restano ancora da compensare?
Un tesoretto non indifferente, ma di questa mole di crediti, quanti restano ancora da compensare?
Secondo il Mef sarebbero pari a poco più di 64,9 miliardi di euro il totale dei crediti compensati tra tutti i bonus (Superbonus 52,8 mld e altri bonus 12,06 mld).
Nel 2023, le rate delle compensazioni dei crediti edilizi hanno raggiunto i 20,8 mld di euro, mentre al 25 settembre 2024, le rate dei crediti compensati hanno sforato quota 37,5 mld di euro.
Quanti crediti fiscali non sono più utilizzabili o cedibili?
Veniamo al quesito più cruciale e scottante di tutta questa faccenda: l’ammontare dei miliardi di crediti non più utilizzabili.
Nell interrogare il Mef, l’on. Fenu ha però premesso che “con riferimento ai crediti edilizi cosiddetti «incagliati» che non vengono utilizzati direttamente dal titolare né ceduti a terzi, il cui ammontare è stato oggetto di molteplici interrogazioni parlamentari, è stato sempre evidenziato come non sia possibile determinare «la quota di crediti ancora classificati come incagliati» in quanto l’Agenzia delle entrate non è a conoscenza delle motivazioni per cui un certo credito non venga ceduto a terzi o non venga utilizzato”.
Nonostante questa premessa, dal prospetto allegato alla risposta della Sottosegretaria Albano si evince chiaramente che:
- i crediti non utilizzati al 31 dicembre 2023 (rate del 2023), sono pari a 278,4 milioni di euro;
- i crediti non i crediti non utilizzati al 25 settembre 2024 (rate del 2024), sono pari a 1,5 miliardi di euro.
La risposta
L’on. Fenu ha poi replicato alla risposta del MEf ricordando che “i dati recenti forniti dalla Banca d’Italia confermano che l’aumento del debito pubblico non è legato alle spese per il superbonus, individuando al contrario tra i fattori di maggior peso gli ingenti costi delle amministrazioni centrali”. Per questo motivo Fenu evidenzia come “non appaia corretto attribuire alla misura del superbonus il tanto lamentato impatto negativo sul debito pubblico”.
Scarica la tabella sulle Compensazioni dei crediti fisclai dei Bonus edilizi al 25 settembre 2024