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Caldaie a gas: stop dal 2025 se almeno il 51% non è rinnovabile

La bozza delle Linee Guida redatta dai tecnici UE in attuazione della Direttiva Case Green limita il futuro utilizzo delle caldaie a gas

Caldaie a gas
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Dopo lo stop agli incentivi, la Direttiva EPBD stabilisce il divieto di installazione delle caldaie a gas a partire dal 2040

Si stringe il collare delle regole UE sulle caldaie a gas alimentate da combustibili fossili. Secondo quanto riportato in esclusiva dal Sole24Ore, la Commissione Europea sarebbe al lavoro sulle Linee Guida di attuazione della Direttiva Case Green. Nella bozza del testo presentata in questi giorni agli operatori del settore e che il quotidiano economico ha potuto visionare, i tecnici europei avrebbero fissato al 1° gennaio 2025 la data limite oltra la quale non sarà più possibile incentivare le caldaie alimentate da combustibili fossili a meno che “attraverso la rete, non arrivi almeno il 51% di combustibili rinnovabili, come il biogas”.

Il testo di revisione della Direttiva EPBD, approvata lo scorso marzo dal Parlamento, è su questo fronte ancora troppo vago, ragion per cui la Commissione ha deciso di elaborare un vademecum specifico per sciogliere ogni incertezza.

Tuttavia il Sole24Ore sottolinea anche che “si tratta di indicazioni che non vincolano i Paesi membri come una direttiva ma che, di certo, danno un indirizzo preciso sulla direzione delle politiche di Bruxelles”.

Due passaggi chiave per l’Italia

Nella bozza di Linee Guida presentata dalla Commissione sarebbero due i passaggi fondamentali per le caldaie a gas in Italia:

  • il primo stabilisce cosa si intende per Incentivi finanziari che andranno intesi in maniera ampia come una “qualsiasi forma di supporto economico fornito da un soggetto pubblico”. Si tratta perciò di contributi sia per chi acquista, ma anche per gli installatori.
  • il secondo spiega invece cosa si intende per caldaia alimentata da combustibili fossili. 

Il testo visionato dal Sole24Ore dichiara “il fatto che una caldaia a gas sia considerata come alimentata da combustibili fossili dipende dal mix di combustibili presenti in rete al momento dell’installazione”. Gli operatori del settore avevano invece sperato in un’apertura nei confronti dei biogas, indipendentemente dal combustibile effettivamente utilizzato.
Tuttavia la Commissione ha ritenuto questa richiesta insufficiente dichiarando: “dove la rete locale trasporta in modo prevalente gas naturale, l’installazione di caldaie non sarà incentivata. Dove, invece, la rete locale trasporta prevalentemente combustibili rinnovabili, l’installazione di caldaie può ricevere incentivi finanziari”

Per il nostro Paese un requisito del genere cancellerebbe completamente le agevolazioni per le caldaie a gas.

Se le Linee guida saranno approvate si prospetta molto lavoro per il Governo italiano che a quel punto, dovrà necessariamente prevedere un sistema di incentivi e bonus alternativi.

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