Tutte le novità sul Bonus Ristrutturazione 2025: aliquote aggiornate, detrazioni per prime e seconde case, limiti di spesa annuali e nuovi criteri basati sul reddito. Una guida completa per risparmiare sugli interventi edilizi
Sono trascorse solo poche settimane dalla fine del 2024, eppure questi pochi giorni hanno completamente cambiato l’orizzonte delle detrazioni fiscali. Il dubbio sul come sarebbero stati i Bonus Edilizi 2025 ha riguardato tutto il settore. A mettere in chiaro le cose è stata la Legge di Bilancio che ha livellato ed omogeneizzato Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili, Bonus Elettrodomestici, Superbonus, Bonus Barriere Architettoniche.
Bonus Ristrutturazione 2025, come cambia il Bonus Casa
Come avvenuto per gli altri bonus edilizi, anche il Bonus ristrutturazione ha subito un livellamento in seguito alla Legge di Bilancio 2025 (legge 207/2024).
Introdotta dalla legge n.449 del 27 dicembre 1997, il Bonus Casa è poi stato modificato e reso strutturale dal D.L. n. 201 del 2011, che inserito nel D.P.R. n. 917 del 1986, ovvero il TUIR, il nuovo articolo 16-bis.
Ma a cosa dà diritto il Bonus Ristrutturazione? Quali interventi sono agevolabili? E soprattutto, a quanto ammonta la detrazione per l’anno 2025, 2026 e 2027?
In questa Guida risponderemo a tutti i quesiti sul Bonus Ristrutturazione per capire come funziona e come cambiano le regole rispetto all’anno passato.
Bonus Ristrutturazione 2025 al 50% solo per le prime case
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una differenza sostanziale modificando l’aliquota di detrazione in base alla tipologia di abitazione.
Per tutto il 2025 la detrazione maggiore, pari al 50%, potrà essere applicata solo dalle abitazioni principali o prime case, mentre per le altre tipologie di immobili (come seconde e terze case) l’aliquota sarà pari al 36%.
A partire dal 2026 e fino alla fine del 2027, l’aliquota scenderà ancora fermandosi al 36% per le abitazioni principali ed al 30% per le seconde e terze case. In tutti i casi il massimale di spesa viene fissato a 96.000 euro, ma con un plafond di spesa annuale eleggibile progressivamente più basso in base al reddito, come vedremo in seguito.
Si tornerà invece a regime a partire dal 2028 e fino al 2033, quando la percentuale si stabilizzerà sul 30% per tutti, con massimale di spesa a 48.000 euro. La Legge di Bilancio 2025 non si è espressa sugli anni successivi quando, attenendosi al art. 16-bis del TUIR, la detrazione dovrebbe risalire al 36%. Tuttavia è assai probabile che entro quella data, le aliquote cambieranno ulteriormente anche per il conseguente adeguamento alla Direttiva UE EPBD IV “Case Green”.
Nella seguente tabella sono riportate le percentuali di spesa detraibili con il Bonus Ristrutturazione 2025, 2026, 2027, nonchè quelli definiti per gli anni successivi.
Prime case | Seconde Case | Massimale di spesa | |
fino al 31 dicembre 2025 | 50% | 36% | €96.000 (con detrazione massima di €48.000) |
Dal 1° gennaio 2026 fino al 31 dicembre 2027 | 36% | 30% | €96.000 (con detrazione massima di €48.000) |
2028 – 2033 | 30% | 30% | €48.000 (con detrazione massima di €24.000) |
dal 2034 | 36% | 36% | €48.000 (con detrazione massima di €24.000) |
Nuovo tetto massimo annuale in base al reddito
Come accennato, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un ulteriore cambiamento nelle detrazioni fiscali, indipendentemente che si tratti di interventi edilizi o meno. Le nuove variabili diventano il reddito complessivo della persona che ha sostenuto le spese ed il numero di figli a carico del contribuente.
La novità riguarda un primo scaglione di soggetti con reddito sopra i 75.000 euro, ed una seconda categoria con reddito superiore ai 100.000 euro.
Entriamo nel merito del Bonus Ristrutturazione per capire meglio in che modo influisce il plafond di spesa sulla detrazione edilizia.
Innanzitutto è bene chiarire che all’interno del conteggio del reddito (75.000 o 100.000) non va computata l’abitazione principale.
La norma individua precisi massimali di spesa annua:
- per redditi superiori ai 75.000 euro ed inferiori ai 100.000 euro, il tetto massimo delle detrazioni è fissato a 14.000 euro;
- per i redditi superiori ai 100.000 euro, il tetto massimo sarà invece pari a 8.000 euro.
A questi valori andrà però moltiplicato un coefficiente specifico in base al numero di figli a carico secondo il seguente schema:
- 0,50, se nel nucleo familiare non sono presenti figli fiscalmente a carico;
- 0,70, se nel nucleo familiare è presente 1 figlio fiscalmente a carico;
- 0,85, se nel nucleo familiare sono presenti 2 figli fiscalmente a carico;
- 1, se nel nucleo familiare sono presenti più di 2 figli fiscalmente a carico o almeno un figlio fiscalmente a carico con disabilità accertata ai sensi dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992.
Nella tabella seguente troviamo il massimale annuo di spesa detraibile in base ai conteggi sopra indicati.
Reddito | Massimale | N.figli a carico | Coefficiente | Spesa detraibile annua |
tra €75.000 e €100.000 | 14.000 | > 2 | 1 | €14.000 |
2 | 0,85 | €11.900 | ||
1 | 0,7 | €9.800 | ||
0 | 0,5 | €7.000 | ||
> €100.000 | €8.000 | > 2 | 1 | €8.000 |
2 | 0,85 | €6.800 | ||
1 | 0,7 | €5.600 | ||
0 | 0,5 | €4.000 |
Le nuove spese andranno applicate unicamente a partire dal 2025 e non sono retroattive.
Inoltre è bene specificare che a tale limite annuale di spesa, andrà poi applicata la percentuale corrispondente in base al Bonus prescelto.
Nel caso del Bonus Ristrutturazione 2025 sulle prime case, dove la detrazione va ripartita in 10 rate di pari importo, il limite massimo di spesa ad esempio di €5.600 per reddito superiore ai 100.000 euro ed 1 solo figlio a carico, dovrà essere moltiplicato per l’aliquota al 50%. Il contribuente potrà portare in detrazione ogni anno per i prossimi 10 anni al massimo €2.800.
Quali interventi danno diritto al Bonus Casa 2025
Il Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione concessa a coloro che sostengono delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia.
Gli interventi ammessi al Bonus Ristrutturazione sono quelli elencati nell’art.3 del Dpr 380/2001 ovvero manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Gli interventi che potranno accedere alla detrazione sono i seguenti.
Manutenzione straordinaria:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- rinnovo e sostituzione di parti anche strutturali degli edifici;
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici che non vadano a modificare la destinazione d’uso la volumetria;
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- rifacimento di scale e rampe;
- interventi finalizzati al risparmio energetico;
- recinzione dell’area privata;
- costruzione di scale interne.
Restauro e risanamento conservativo:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado;
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Ristrutturazione edilizia:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente solo per interventi antecedenti al 16 luglio 2020 (vedi chiarimento successivo);
- modifica della facciata;
- realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
- apertura di nuove porte e finestre;
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
E’ bene specificare che nel caso della Demolizione e ricostruzione, a seguito delle modifiche apportate all’art.3 del Dpr. 380/2001, rientrano nella “ristrutturazione edilizia” gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti effettuati dopo il 17 luglio 2020, con diversi sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche per adeguamento antisismico.
Antisismica e barriere architettoniche
Sono inoltre detraibili con il Bonus Ristrutturazione 2025:
- gli interventi ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- interventi per l’adozione di misure antisismiche da realizzarsi sulla parte strutturale.
- Eliminazione delle barriere architettoniche unicamente per l’installazione di ascensori e montacarichi o di strumenti per la comunicazione e la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi. In questo caso, nonostante le recenti restrizioni, risulta più conveniente il Bonus Barriere Architettoniche al 75%.
- interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti;
- interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia.
- Bonifica dell’amianto.
Un elenco dettagliato di tutti i lavori ammessi al bonus ristrutturazione 2024 è contenuto nelle due tabelle elaborate dall’Agenzia delle Entrate e riferite alle Singole Unità abitative o Interventi sulle parti condominiali.
Le opere di manutenzione ordinaria sono ammesse solo quando riguardano le parti comuni e la quota spetta ai condomini in base ai millesimi.
E’ inoltre possibile scaricare le spese sostenute per la progettazione e le altre prestazioni professionali, le perizie e sopralluoghi e gli oneri di urbanizzazione.
Bonus Ristrutturazione e risparmio energetico
All’interno della Manutenzione Straordinaria rientrano anche una serie di interventi finalizzati al Risparmio energetico. A fare un elenco esaustivo questa volta ci aiuta ENEA con la sua tabella riassuntiva di tutti i lavori ammessi al Bonus Casa al 50% per l’efficientamento energetico (ex art. 16 bis del D.P.R. 917/86).
Oltre alla detrazione fiscale, questi soggetti sono obbligati alla trasmissione dei dati ad ENEA.
Tipologia di intervento | |
Strutture edilizie | – riduzione della trasmittanza termica delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno, dai vani freddi e dal terreno; – riduzione delle trasmittanze termiche delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; – riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno. |
Infissi | riduzione della trasmittanza termica dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’ esterno e dai vani freddi. |
Impianti tecnologici | – installazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; – sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda sanitaria per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; – pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; – sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; – microcogeneratori (Pe<50kWe); – scaldacqua a pompa di calore; – generatori di calore a biomassa; – installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; – installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo (limitatamente ai sistemi di accumulo i dati vanno trasmessi per gli interventi con data di fine lavori a partire dal 01/01/2019); – teleriscaldamento; installazione di sistemi di termoregolazione e building automation. |
Elettrodomestici- solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio | -forni – frigoriferi – lavastoviglie – piani cottura elettrici – lavasciuga – lavatrici – asciugatrici |
Chi può accedere al Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione
Il Bonus Ristrutturazione può essere utilizzato dai contribuenti residenti o non in Italia, assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Per utilizzare il Bonus Edilizio 2025 è necessario risultare intestatari delle spese ed essere inoltre proprietari o nudi proprietari degli immobili su cui i lavori sono stati eseguiti.
Se non proprietari il diritto si estende anche ai non proprietari se risultano:
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per quanto riguarda gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce.
Inoltre hanno diritto al bonus (a condizioni che risultino sostenitori della spesa) anche:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il componente dell’unione civile ai sensi della legge n. 76/2016, per la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso;
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
Cosa si intende per abitazione principale
Pur avendo utilizzato in maniera molto generica indistintamente i concetti di “prima casa” e “abitazione principale” è bene sottolineare un concetto base.
Le agevolazioni sono concesse con aliquota maggiorata solo se l’immobile è quello scelto per la residenza o la dimora stabile del proprietario.
L’art-15 del TUIR identifica che “per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente”.
Il termine “Prima casa” utilizzato in riferimento ai Bonus edilizi andrà ad equipararsi al concetto appena esposto.
Altra cosa è invece il riferimento alla Prima casa per ottenere le agevolazioni solo in fase di acquisto di una nuova abitazione su IVA o imposta di registro.
Caldaia a gas non più ammessa
La Legge di Bilancio 2025 entra anche nel merito delle caldaie a gas per adeguarsi alla DIrettiva Case green. Dalla detrazione del Bonus Casa sono escluse le spese sostenute per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Domande frequenti (FAQ) sul Bonus Ristrutturazione 2025
Quando scade il bonus ristrutturazione al 50%?
Il Bonus Ristrutturazione al 50% scade il 31 dicembre 2025, ma è valido solo per i lavori eseguiti sulle abitazioni principali.
Come funziona il Bonus Infissi 2025?
Il Bonus infissi può rientrare nel regime agevolativo del Bonus Ristrutturazione se i lavori sono eseguiti per:
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso;
- installazione di sistemi antifurto;
- grate, inferriate o persiane di sicurezza;
- porte blindate, porte di sicurezza;
- riduzione della trasmittanza termica dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi.
Quali sono le nuove aliquote del Bonus Ristrutturazione 2025?
A partire dal 2025, il Bonus Ristrutturazione offre una detrazione del 50% per le abitazioni principali e del 36% per le seconde case, con un massimale di spesa di €96.000.
Come cambia il massimale annuo di spesa in base al reddito?
Il massimale annuo è di €14.000 per redditi tra €75.000 e €100.000, e €8.000 per redditi superiori a €100.000, moltiplicato per un coefficiente legato al numero di figli a carico.
Quali interventi danno diritto al Bonus Ristrutturazione 2025?
Sono ammessi interventi di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia, miglioramenti antisismici, e bonifica dell’amianto. Tra questi, rientrano l’installazione di ascensori, la sostituzione di infissi e la realizzazione di balconi.
Chi può accedere al Bonus Ristrutturazione?
Possono accedervi proprietari, usufruttuari, comodatari, locatari, soci di cooperative, imprenditori individuali per immobili non strumentali, e familiari conviventi del proprietario.
Cosa si intende per abitazione principale?
L’abitazione principale è quella in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente, come definito dall’art. 15 del TUIR.
Gli interventi per il risparmio energetico rientrano nel Bonus Ristrutturazione?
Sì, tra gli interventi ammessi ci sono quelli per il miglioramento dell’efficienza energetica, come la sostituzione di infissi, caldaie a condensazione, e sistemi di building automation.
Si può utilizzare il Bonus Ristrutturazione per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche?
Si è possibile usare il Bonus Casa per l’Eliminazione delle barriere architettoniche unicamente per l’installazione di ascensori e montacarichi o di strumenti per la comunicazione e la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone con disabilità gravi.
Come funziona il Bonus Ristrutturazione 2025 seconde case?
Per tutto il 2025, la detrazione scende al 36% per le seconde case, con un massimale di spesa sempre pari a €96.000. A partire dal 2026, l’aliquota sarà invece pari al 30%.
Come funziona il Bonus Ristrutturazione 2025 prime case?
Per tutto il 2025, la detrazione resta al 50% per le abitazioni principali, con un massimale di spesa sempre pari a €96.000. A partire dal 2026, l’aliquota sarà invece pari al 36%.