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Come cambiano i Bonus casa 2025: arrivano i Certificati Bianchi per il residenziale 

Come cambiano i Bonus casa 2025: il Governo propone Certificati Bianchi per il residenziale
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Sono diversi i Bonus Casa in scadenza che non proseguiranno nel 2025

C’è fermento sull’ormai imminente Riforma Bonus edilizi, a mettere fretta sono le scadenze europee e la preoccupazione di un mercato che, da ormai troppi mesi, vive con il fiato sospeso sul futuro delle ristrutturazioni edilizie. 

Dopo l’annuncio della Premier Meloni che esclude seconde e terze case da qualsiasi futuro provvedimento che incentivi l’efficientamento energetico degli immobili, e la conferma da parte del Ministro Pichetto Fratin che la premialità sarà riservata alle performance migliori, ora tocca al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) mettere qualche puntino sulle “i” iniziando con l’eliminare gradualmente i Bonus Casa 2025 a favore di un sistema basato sul mercato, introducendo Certificati Bianchi anche per il settore civile residenziale.

Entro il 2030 dovremo ridurre i consumi del 43% degli edifici meno performanti

Il pensiero del Governo sul futuro dei Bonus Casa 2025 è inserito nel recente Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 presentato dal MEF. 

Partendo ovviamente dagli obblighi imposti dalla Direttiva EPBD (Energy Performance Building Directive) cd. Case Green, il documento di finanza destinato alla Commissione europea, prova ad ipotizzare un futuro alternativo agli incentivi fiscali.

Il problema da risolvere è la qualità e l’anzianità del nostro patrimonio edilizio costituito per il 70 % da abitazioni con la peggiore prestazione energetica e per il 60% da edifici costruiti prima dell’approvazione della legge sul risparmio energetico degli edifici.

E la Direttiva Case Green ci impone di intervenire, entro il 2030, con un risparmio di almeno il 16% nell’energia primaria, di cui il 55% da conseguire con la ristrutturazione del 43% degli edifici con prestazioni peggiori.  

Per fare ciò il Governo propone di adottare una serie di misure che non andranno ad impattare sulla finanza pubblica, ma che “possono rimuovere barriere informative e amministrative e sostenere la decarbonizzazione innescando meccanismi virtuosi per gli investimenti privati”.

Tre le soluzioni indicate:

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Cosa sono i certificati bianchi

Cosa sono: I certificati bianchi sono titoli negoziabili che attestano un risparmio energetico conseguito attraverso interventi di efficienza energetica.

Obiettivo: Anche noti come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), il loro scopo è incentivare le imprese e i cittadini a investire in tecnologie e pratiche che riducono il consumo di energia. I certificati bianchi fissano degli obiettivi annuali di riduzione di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP) per i distributori di energia elettrica e di gas naturale. I certificati bianchi vengono emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti.

Vantaggi: Il GSE riconosce un certificato per ogni TEP risparmiato grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica. Il vantaggio dei certificati Bianchi è che possono essere scambiati sul mercato. Le aziende che non riescono a raggiungere i loro obiettivi di efficienza energetica possono acquistare certificati bianchi da altri, incentivando così il risparmio.

Aprire il sistema dei certificati bianchi al settore civile e residenziale creerebbe uno strumento economico alternativo ai Bonus Casa 2025 per incentivare l’efficienza energetica in Italia.

Scarica il Piano strutturale di bilancio e di medio termine Italia 2025-2029

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