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Automazione edifici: la visione di Loytec per smart building avanzati

I sistemi di controllo BACS svolgono un ruolo cruciale nell'automazione degli edifici, partendo dalla manutenzione predittiva fino all’integrazione digitale, perchè solo attraverso il monitoraggio continuo possiamo garantire il corretto funzionamento e l’efficienza del sistema, ottimizzando consumi e prestazioni. Come ci spiega Paolo Laganà Sales Manager Italia di Loytec intervistato al Rinnovabili HUB 2025

Automazione edifici: la visione di Loytec per smart building avanzati
Paolo Laganà, Sales Manger Italia di Loytec al Rinnovabili HUB

L’ automazione degli edifici è un settore in piena espansione, segnato da una crescente necessità di soluzioni in grado di ottimizzare le prestazioni energetiche e migliorare la qualità dell’abitare. In questo contesto, la building automation si afferma come un pilastro fondamentale per la creazione di edifici intelligenti e sostenibili. Il mercato sta evolvendo rapidamente, spinto dalle normative, dalle esigenze di retrofit degli edifici e dall’innovazione tecnologica.

Tra i protagonisti di questa trasformazione c’è sicuramente Loytec, azienda all’avanguardia nelle soluzioni integrate per il controllo, la gestione e l’ottimizzazione energetica degli edifici. Durante la manifestazione Key – The Energy Transition Expo 2025, all’interno del Rinnovabili HUB gestito dal nostro media company, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Paolo Laganà, esperto di building automation e professionista di Loytec per dare uno sguardo allo stato attuale del settore ed al suo futuro.

Il mercato della building automation ha visto una crescita significativa negli ultimi anni. Secondo Loytec, quali sono le principali tendenze che stanno guidando questa trasformazione?

Siamo in una fase di evoluzione, in parte trainata dalle normative che ormai rendono quasi indispensabile l’adozione di sistemi di automazione negli edifici. Il concetto di smart building è sempre più centrale nel settore. Dall’altra parte, questa trasformazione si intreccia con la necessità di molti edifici di adeguarsi a nuove esigenze.

Un aspetto chiave è il retrofit: molti edifici stanno raggiungendo il termine del loro ciclo di vita utile in termini tecnologici e necessitano di aggiornamenti. Questo fenomeno è in crescita non solo in Italia, ma in tutta Europa. L’evoluzione tecnologica ha accelerato il processo: soluzioni considerate all’avanguardia quindici anni fa oggi risultano obsolete o addirittura prive di pezzi di ricambio.

Un elemento interessante è che, paradossalmente, i Pesi europei che hanno adottato l’automazione degli edifici prima di noi stanno affrontando problemi più rilevanti rispetto all’Italia. Mentre qui la building automation non è ancora diffusa nella maggioranza degli edifici, in altri paesi si stanno già confrontando con l’obsolescenza delle prime tecnologie installate. In un certo senso, il nostro ritardo nell’adozione potrebbe rivelarsi un vantaggio, permettendoci di implementare soluzioni più avanzate fin da subito.

I sistemi di controllo automatizzati degli edifici (BACS) sono fondamentali per ottimizzare le prestazioni energetiche. Qual è, secondo lei, il ruolo chiave dei BACS nell’evoluzione degli edifici intelligenti e sostenibili?

Paolo Laganà, Sales Manger Italia di Loytec

Oggi il monitoraggio è diventato un aspetto cruciale dei BACS. Non che non lo fosse in passato, ma il loro primo compito rimane sempre quello di portare automazione e ottimizzazione nei sistemi di controllo. Tuttavia, questa ottimizzazione non può prescindere da una continua verifica dello stato del sistema. Ed è proprio qui che entra in gioco la manutenzione predittiva.

Monitorare un sistema di automazione consente di valutarne l’efficacia e di individuare eventuali anomalie. Anche un edificio che apparentemente funziona in modo ottimale può essere considerato tale solo se esiste un’analisi costante dei dati a confermarlo. Ad esempio, i consumi energetici dovrebbero essere coerenti con le dimensioni dell’edificio, le temperature medie registrate, il tasso di occupazione degli spazi e altri parametri di riferimento.

Questi indicatori, pur non essendo sempre assoluti, forniscono una base di confronto. Monitorando quotidianamente le prestazioni dell’edificio, è possibile intercettare variazioni nei consumi e adeguare la gestione energetica in tempo reale. Questo è particolarmente rilevante oggi, in un contesto in cui la sensibilità verso l’efficienza energetica è in costante crescita.

Un altro aspetto critico riguarda le previsioni meteorologiche, spesso utilizzate per l’ottimizzazione dei sistemi di climatizzazione. Tuttavia, i modelli climatici tradizionali stanno diventando sempre meno affidabili a causa dell’evoluzione del clima globale. L’analisi storica dei dati, deve essere continuamente aggiornata per riflettere le nuove condizioni. A livello locale, le variazioni possono essere difficili da prevedere con precisione, rendendo il monitoraggio un’attività imprescindibile.

Per fare un paragone, pensiamo al consumo di carburante di un’auto: non è sufficiente sapere quanta benzina c’è nel serbatoio, ma è fondamentale capire se il consumo è in linea con le aspettative. Un aumento imprevisto nei consumi è spesso un segnale che qualcosa non sta funzionando correttamente. Lo stesso principio si applica agli edifici: solo attraverso il monitoraggio continuo possiamo garantire il corretto funzionamento e l’efficienza del sistema.

La digitalizzazione sta diventando un pilastro centrale nella gestione degli edifici. Come le soluzioni di Loytec contribuiscono alla creazione di edifici più efficienti dal punto di vista energetico, anche attraverso l’integrazione con altre tecnologie digitali?

Oggi più che mai, l’esigenza fondamentale è far comunicare i sistemi in modo efficace. I protocolli di comunicazione in uso sono numerosi, almeno una decina tra quelli più diffusi, e chiunque sviluppi un nuovo sottosistema tende ormai a dotarlo di un protocollo aperto.

Un esempio significativo riguarda le infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici: i produttori si sono consorziati per definire un protocollo comune che consenta la trasmissione standardizzata dei dati di stato delle colonnine. Creare sistemi proprietari e chiusi avrebbe rappresentato un ostacolo alla raccolta e gestione dei dati, con evidenti inefficienze.

In Loytec seguiamo questa evoluzione con grande attenzione. Ogni volta che emerge un protocollo innovativo, lo integriamo nei nostri dispositivi. Un aspetto distintivo del nostro approccio è che forniamo questi driver gratuitamente attraverso gli aggiornamenti software dei nostri prodotti. Non si tratta di un servizio extra a pagamento, ma di un valore aggiunto che garantisce ai nostri clienti un costante allineamento alle nuove esigenze del settore.

Dal punto di vista tecnico, sebbene i protocolli siano numerosi, i sistemi di cablaggio che li supportano si riducono a due o tre principali. Questo consente di trasportare più protocolli sullo stesso cavo, semplificando l’integrazione e l’interoperabilità tra i sistemi.

Le tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, in che modo stanno influenzando la building automation? Come Loytec sta utilizzando AI e ML per migliorare le soluzioni offerte?

L’intelligenza artificiale e il machine learning rappresentano una sfida cruciale per tutti noi produttori, ma la vera scommessa è per gli sviluppatori. Sono loro, infatti, a possedere il know-how e la capacità di creare algoritmi efficaci.

L’AI di per sé non è né buona né cattiva, è uno strumento che va addestrato correttamente: se viene istruita bene, può apportare enormi benefici, altrimenti può creare problemi.

Il nostro ruolo, in Loytec, è fornire il motore, l’infrastruttura su cui questi algoritmi possono operare, lasciando agli specialisti del settore il compito di sviluppare e affinare i modelli.

Questa è una tecnologia in continua evoluzione: siamo all’inizio di un percorso che sta accelerando rapidamente e che richiederà continui aggiustamenti. I dispositivi progettati per supportare elaborazioni avanzate dovranno essere ripensati e ottimizzati per gestire al meglio l’intelligenza artificiale.

A questo si aggiunge un altro tema fondamentale: la cybersecurity. Le nuove regole di sicurezza informatica sono essenziali per garantire protezione, ma al tempo stesso pongono sfide operative ancora non del tutto esplorate. È un equilibrio complesso tra innovazione e sicurezza, che il settore dovrà affrontare con la massima attenzione.

Guardando al futuro, quali sono le principali innovazioni che prevede per il settore della building automation?

In Loytec, stiamo cercando sempre più di fornire supporto a soluzioni che vadano oltre il semplice controllo degli ambienti. Storicamente si parlava di ‘home automation’, di domotica, ma oggi, con lo sviluppo dei sistemi di controllo all’interno di appartamenti e uffici, le distinzioni tra diverse tipologie di ambienti – come camere d’ospedale, hotel o appartamenti – diventano sempre meno rilevanti per chi sviluppa dispositivi di controllo.

A mio avviso, il livello di controllo è ormai evoluto anche nelle abitazioni, e anche in ambienti diversi, il dispositivo di controllo, pur con algoritmi specifici per ciascun caso, ha una base tecnologica che si sta uniformando. Di conseguenza, Loytec sta evolvendo i suoi prodotti per rispondere a queste nuove esigenze, ripensando dispositivi che, in passato, non erano considerati nel nostro settore.

Una direzione interessante riguarda l’adozione della tecnologia wireless, in particolare il sistema Bluetooth Mesh, che sta diventando un nuovo standard emergente. Se fino a due anni fa, soluzioni come quella proposta da Vimar o altri produttori nel campo della domotica erano considerate quasi impensabili, oggi rappresentano una direzione sempre più concreta.

L’adozione dei sistemi wireless diventa cruciale soprattutto per le nuove installazioni in edifici esistenti. L’integrazione di dispositivi di misura e controllo in ambienti già costruiti richiede soluzioni wireless pratiche ed efficienti. In questo senso, il nostro obiettivo è favorire l’adozione di tecnologie come il Bluetooth Mesh, che non solo sono emergenti ma sono anche supportate da realtà di prestigio, come Vimar, che ne garantiscono l’affidabilità e la consistenza per il futuro dell’automazione degli edifici.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.