Rinnovabili • Variazioni essenziali

Addio doppia conformità, per variazioni essenziali basterà la sanatoria semplificata

Tra le novità più rilevanti portate con sé dal Decreto Salva Casa, compare una semplificazione per ottenere la sanatoria edilizia anche in caso di variazioni essenziali con aumento di volume su immobili sottoposti a vincolo

Variazioni essenziali
credits: piqsels.com

Si sta giocando in queste ore l’ultima partita decisiva sulla conversione in legge del DL 69/2024 con la fiducia da parte del Governo alla Camera. Tra le modifiche più eclatanti al Salva Casa , occupa certamente i primi posti il cambio di regime di sanatoria previsto nel caso di variazioni essenziali, ance in presenza di vincoli.

Cosa si intende per variazioni essenziali

In base a quanto stabilito dal TUE DPR 380/2001 e dalle modifiche al Salva Casa Dl n.69/2024, le Regioni stabiliscono quali siano le variazioni essenziali sempre in base ad una o più delle seguenti condizioni: 

  • a)  mutamento della destinazione d’uso che implichi variazione degli standards previsti dal dm 2 aprile 1968;
  • b) aumento consistente della cubatura o della superficie di solaio da valutare in relazione al progetto approvato;
  • c) modifiche sostanziali di parametri urbanistico-edilizi del progetto approvato ovvero della localizzazione dell’edificio sull’area di pertinenza;
  • d) mutamento delle caratteristiche dell’intervento edilizio che ha ricevuto l’autorizzazione;
  • e) violazione delle norme vigenti in materia di edilizia antisismica, quando non attenga a fatti procedurali.

Abolita la doppia conformità si passa alla Sanatoria semplificata 

La modifica sostanziale al Testo Unico Edilizio è contenuta nel nuovo articolo 36-bis inserito durante i lavori in Commissione e non presente nella versione originale del Decreto Legge Salva Casa. Secondo le nuove disposizioni le modifiche ritenute in variazione essenziale non dovranno più sottostare al procedimento della Doppia conformità, ma seguiranno il regime semplificato. Di conseguenza, sarà possibile ottenere la sanatoria se l’intervento risulta conforme alternativamente:

  • alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda, 
  • alla disciplina edilizia vigente al momento della realizzazione.  

Per determinare l’epoca di realizzazione si farà riferimento ai documenti indicati nello stato legittimo, nel caso in cui non sia possibile accertare l’epoca di costruzione, il tecnico incaricato attesta la data di realizzazione con propria dichiarazione e sotto la propria responsabilità.

Variazioni essenziali su immobili sottoposti a vincoli

Un altro passaggio determinante della nuova sanatoria edilizia introdotta dal Salva casa è la possibilità di sanare abusi eseguiti in assenza o difformità dall’autorizzazione paesaggistica, anche se questo ha comportato l’aumento volumetrico e nel caso in cui risultino incompatibili con il vincolo paesaggistico apposto in data successiva alla loro realizzazione.

Se sussistono queste circostanze, l’autorità preposta avrà a disposizione 180 giorni per pronunciarsi sulla sanatoria, qualora non rispondesse entro i termini varrà il silenzio assenso (e non più il silenzio rigetto).

Quanto costa sanare una variazione essenziale

Il rilascio del permesso di costruire e la SCIA in sanatoria saranno possibili solo in seguito al pagamento di un importo:

  • pari al doppio del contributo di costruzione.
  • pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile e comunque non inferiore a 1.032 euro e non superiore a 10.328 euro nel caso in cui l’intervento sia eseguito in assenza della SCIA o in difformità da essa. Mentre in misura non inferiore a 516 euro e non superiore a 5.164 euro nel caso in cui l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione dello stesso, sia al momento della presentazione della domanda.

Leggi qui l’approfondimento completo del testo approvato dalla Camera sul DL n.69/2024 “Salva casa”.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.