Stefano Ciafani: “La vera pace edilizia si raggiunge affermando la legalità e non con l’ennesimo condono”
(Rinnovabili.it) – Non si sono fatte attendere le critiche al potenziale “condono edilizio” travestito da sanatoria, annunciato dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, lo scorso 4 aprile ed inserito nel Pacchetto Salva-Casa. Tra coloro che si dicono preoccupati per i risvolti che potrebbe avere la misura, in prima linea c’è Legambiente che richiama l’attenzione su uno dei problemi irrisolti del nostro Paese, l’abusivismo edilizio. Definita come “una piaga che sfregia ormai da decenni il nostro Paese”, l’abusivismo edilizio è cresciuto del 9,1% (dati Istat-Cresme), percentuale mai così alta dal 2004. Ma come ha più volte sottolineato il Ministro Salvini, il pacchetto Salva-Casa servirà a solo “le piccole irregolarità”.
Cosa prevede il Piano Salva-Casa
Con questo nuovo pacchetto di misure, il MIT, conta di riuscire a regolarizzare quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano, liberando gli uffici comunali dalla pratiche e, ovviamente, “facendo cassa”. Le piccole difformità o le irregolarità strutturali che potranno essere sanate dal condono sono di tre tipi:
- difformità formali, cioè le differenze tra il progetto e quanto realizzato in cantiere;
- difformità interne, apportate dai proprietari con, ad esempio, lo spostamento dei tramezzi o l’apertura delle porte;
- difformità pesanti, non sanate all’epoca della costruzione, ma non più sanabili oggi a causa della doppia conformità, che richiede il rispetto di una serie di verifiche difficile da ottenere per molti interventi.
Mentre le prime due categorie potrebbero rientrare in un regime di sanatoria, a preoccupare è ovviamente quest’ultima categoria, che potrebbe troppo facilmente aprirsi a fenomeni di abusivismo edilizio.
Abusivismo edilizio, la vera piaga del nostro Paese
“Spiace che il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini non abbia interpellato e coinvolto Legambiente che danni segue il tema della lotta all’abusivismo edilizio”, esordisce l’associazione nel comunicato stampa a commento del pacchetto Salva-Casa. Secondo l’ultimo Rapporto Ecomafia 2023 riferito al 2022, sono quasi 84 al giorno gli illeciti che riguardano il cemento illegale. Per un totale superiore ai 30mila illeciti accertati che, se sommati a quelli amministrativi, arrivano a sfiorare quota 100mila, con una crescita del 28,7% rispetto all’anno precedente. Sono questi i numeri che hanno spinto Legambiente a criticare il pacchetto di misure del MIT, rivolto a sanare più che ad incentivare le demolizioni. “ L’annuncio di una nuova pace edilizia per sanare piccole difformità edilizie, invece, rischia solo di alimentare ancor di un più il business del mattone illegale, in un Paese dove purtroppo si fa fatica ad attuare le ordinanze di demolizione degli immobili abusivi. Il ministro Salvini ci ripensi, perché l’abusivismo si combatte solo accelerando gli abbattimenti delle case abusive e dando più ruoli e responsabilità ai prefetti”, ha commentato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani.