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Come usare il Bonus Ristrutturazione per sostituire la porta con un portone blindato

Bonus Ristrutturazione
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Tra gli interventi agevolabili con il Bonus Ristrutturazione anche quelli finalizzati a prevenire illeciti

(Rinnovabili.it) – Sono molti gli interventi che possono essere annoverati nella lista di quelli agevolabili con il Bonus Ristrutturazione. Forse non tutti sanno che, in questo elenco, rientrano anche i lavori finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti.

Quali interventi rientrano nel Bonus Ristrutturazione

La detrazione riservata agli interventi di ristrutturazione edilizia è un’agevolazione disciplinata dall’articolo 16 -bis del TUIR e consiste in una detrazione dall’IRPEF da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute fino ad un ammontare massimo di 48.000 euro. Tuttavia fino al 31 dicembre 2024, la percentuale di detrazione delle spese sostenute è stata innalzata al 50% con un massimo di spesa di 96.000 euro pe runità immobiliare.

Accanto agli interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio agevolabili con il Bonus ristrutturazione, rientrano anche i lavori finalizzati ad aumentare la sicurezza della propria abitazione al fine di evitare illeciti da parte di terzi.

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Come accedere al Bonus sicurezza

Parte da questo presupposto il dubbio del contribuente che si è rivolto al Fisco in merito alla possibilità di detrarre le spese sostenute per sostituire un portone con unica anta in legno, con un portone blindato con due ante. La risposta dell’Agenzia delle Entrate è affermativa ovviamente nel rispetto degli adempimento previsti dalla legge per accedere alla detrazione del 50%, come ad esempio l’obbligo di pagamento tramite bonifico “parlante”.

Rientrano nel Bonus Ristrutturazione dunque tutti gli interventi volti a prevenire “atti illeciti” ovvero quelli “perseguibili penalmente come, per esempio, il furto, l’aggressione, il sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti il superamento di limiti fisici posti a tutela di diritti giuridicamente protetti”. Oltre all’installazione di porte blindate, rientrano tra gli interventi agevolabili anche la sostituzione o il rafforzamento delle cancellate o recinzioni; l’applicazione di grate alle finestre; la sostituzione delle serrature, lucchetti e spioncini; l’installazione di rilevatori di apertura; le tapparelle meccaniche con bloccaggi; cassaforti a muro; fotocamere o videocamere collegate a centri di vigilanza, ma anche vetri antisfondamento e rilevatori antifurto.

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