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Bonus facciate e sismabonus: sì anche se non risiedi in Italia

Le due agevolazioni edilizie fanno riferimento al tipo di intervento effettuato e alla presenza di un imponibile a cui applicare la detrazione, ma non a requisiti soggettivi come la residenza.

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La risposta arriva dall’Agenzia delle Entrate in seguito ad un quesito posto da una società residente all’esterno

(Rinnovabili.it) – Non sono i requisiti soggettivi, ovvero il fatto di risiedere o meno in territorio italiano, a determinare la fruibilità di Bonus Facciate e Sismabonus. Ma la presenza di un imponibile su cui applicare al detrazione. A confermarlo è la la risposta n. 550 del 7 novembre 2022 stessa Agenzia delle Entrate in risposta ad un contribuente, di fatto una società esterna, intenzionato ad eseguire lavori inerenti alle due detrazioni fiscali, su un proprio immobile situato in Italia.

La società nella richiesta al Fisco, fa presente che la casa oggetto dei lavori non è locata e che la stessa impresa non è titolare di alcun reddito in Italia.
L’immobile sul quale si vorrebbe intervenire con Bonus Facciate e Sismabonus è di fatto una “casa vacanze”.

Il Fisco ha detto Si

L’istante chiede se, nonostante la residenza all’estero e la sua natura giuridica, ricorrendone i requisiti, possa beneficiare della detrazione dell80% per i lavori di consolidamento antisismici usufruendo del sismabonus “rafforzato” e del bonus facciate al 60 per cento”, si legge nella domanda posta all AdE.

La risposta è positiva in entrambi i casi. Come spiega poi l’Agenzia, l’accesso al sismabonus con detrazione Irpef maggiorata all’80% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, è subordinata alla riduzione di due classi di rischio sismico. Facendo riferimento alla circolare n.24/2020, il Fisco da il via libera alla detrazione a prescindere dalla residenza del proprietario dell’immobile.

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Ad ulteriore sostegno della sua versione, il Fisco cita anche i contenuti della risoluzione n.78/2020, nella quale si ribadisce che il Superbonus, non è precluso al non residente proprietario di un immobile in Italia di cui è titolare di reddito fondiario.
Lo stesso ragionamento viene fatto per il Bonus facciate, sceso al 60% per gli interventi effettuati nel 2022. Anche in questo caso l’agevolazione si rivolge a tutti coloro che sostengono determinati lavori a prescindere dalla residenza.

In conclusione, “l’Agenzia delle entrate ritiene che se l’istante proprietario del fabbricato su cui verranno realizzati i lavori, è titolare di reddito fondiario nel nostro Paese, in presenza degli altri requisiti, potrà usufruire dei due bonus edilizi”.