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Bonus facciate ed edilizia libera: serve conformità e asseverazione?

Per il recupero di una facciata eseguiti in regime di edilizia libera, sfruttando il Bonus facciate, è obbligatorio il visto di conformità e l'asseverazione delle spese?

bonus facciate
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Il Bonus facciate permette di detrarre il 60% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2022

(Rinnovabili.it) – Domanda legittima soprattutto dopo i recenti cambiamenti portati con sé dalla Legge di Bilancio 2022 in merito all’asseverazione delle spese per lavori connessi a Superbonus, bonus facciate e bonus ordinari.

A porre la domanda è un contribuente, tramite il canale di Fisco Oggi dell’Agenzia delle Entrate, intenzionato ad effettuare un intervento di recupero di una facciata senza però intervenire dal punto di vista termico. Anzichè optare per la detrazione diretta in dichiarazione, l’interessato ha intenzione di sceglie l’opzione alternativa che prevede la cessione del credito d’imposta. Trattandosi di lavori di edilizia libera, il contribuente, si domanda se possa quindi fare a meno di presentare il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese.

Visto di conformità, asseverazione ed edilizia libera

E’ bene ricordare che il Dl anti-frodi 157/2021, per contrastare le frodi, ha introdotto l’obbligo di asseverare le spese sostenute e del visto di conformità, qualora si opti per una cessione del proprio credito o per lo sconto in fattura.

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Tuttavia, dopo alcune settimane di polemica e titubanza, la Legge di Bilancio 2022, ha assorbito il cd Decreto anti-frodi aggiungendo un dettaglio estremamente rilevante: gli interventi di edilizia libera e gli interventi sotto i 10.000 euro sono esenti da questo obbligo. Ma è la stessa legge a confermare che, tale eccezione non vale per gli interventi legati al Superbonus o al Bonus Facciate.

Le frodi perpetrate grazie al Bonus facciate

Purtroppo negli ultimi mesi dello scorso anno, la stessa Agenzia delle Entrate, segnalò la presenza di ben 800 mln di crediti inesistenti. Buona parte di questi crediti richiesti, ma non dovuti erano legati agli interventi connessi al Bonus Facciate attraverso la scelta delle opzioni alternative (cessione e sconto in fattura). Ecco arrivare il Decreto anti-frodi a tentare di bloccare i “furbetti”, ma agendo da arma a doppio taglio con le conseguenze che tutti ormai conosciamo bene.

La risposta di Fisco Oggi

E’ perentoria e senza possibilità di scampo la risposta del Fisco. Per il Bonus Facciate il visto di conformità e l’asseverazione delle spese devono sempre essere richiesti, indipendentemente dalla tipologia dei lavori o dall’incidenza economica. “Per questi interventi, infatti, non vale la deroga introdotta dalla legge di bilancio 2022 nell’articolo 121 del decreto legge n. 34/2020 (comma 1-ter, lettera b)”.