Bonus restauro, Bonus Ristrutturazione, SismaBonus, Ecobonus, Superbonus e Bonus Minori. Come cambieranno i Bonus Edilizia nel 2023? Quali proseguiranno la loro corsa e quali si fermeranno?
Il Bonus Facciate non farà parte dei Bonus Edilizia 2023
(Rinnovabili.it) – E’ Partito il countdown verso la fine di questo 2022 e con lui diremo addio ad alcune delle più celebri detrazioni edili finalizzati alla riqualificazione degli immobili. Ecco i Bonus Edilizia del 2023 che proseguiranno la loro corsa.
Bonus Ristrutturazione edilizia 2023
L’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia resterà valido fino al 31 dicembre 2024. La detrazione, disciplinata dall’art.16-bis del Dpr n. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi), è fissata sul 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 96.000 euro.
Il Bonus ristrutturazione permette di detrarre dall’Irpef una parte dei costi per la ristrutturazione delle abitazioni individuali e delle parti comuni dei condomini.
A CHI SPETTA. La detrazione spetta sia ai proprietari che ai titolari dei diritti sull’immobile, ai locatari o comodatari, ai soci di cooperativa, imprenditori individuali per gli immobili non beni strumentali o merce. Ai familiari conviventi, ai coniugi separati assegnatari dell’immobile, ai conviventi.
PER QUALI INTERVENTI. Sulle singole unità immobiliare i lavori agevolabili con il Bonus ristrutturazione edilizia sono:
Manutenzione straordinaria: ovvero le opere per rinnovare o sostituire parti anche strutturali sempre che non modifichino la volumetria o cambino la destinazione d’uso.
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne
Restauro e risanamento conservativo: ovvero interventi per conservare l’immobile rispettando gli elementi strutturali, formali e tipologici.
Esempi di interventi:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali.
Ristrutturazione edilizia: rivolti a trasformare il fabbricato in uno del tutto o in parte diverso
Esempi di interventi:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Per gli interventi negli spazi comuni degli edifici condominiali sono agevolabili con il Bonus ristrutturazione anche gli interventi di Manutenzione Ordinaria. Come le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, manutenzione degli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che rientrano tra le Ristrutturazioni edilizie anche alcuni interventi di demolizione e ricostruzione.
Rientrano anche gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, misure finalizzate a prevenire illeciti, interventi a seguito di calamità nonchè misure di prevenzione antisismica, e interventi per l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Se non interverranno nuove proroghe, dal 1 gennaio 2025, il Bonus ristrutturazione edilizia tornerà nella misura ordinaria del 36% con limite di spesa pari a 48.000 euro.
SismaBonus 2023
Resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024 con la possibilità di detrarre fino all’85% con tetto massimo di 96mila euro. Si parte da una detrazione del 50% suddivisa in 5 anni, che può salire in caso di salto di una o due classi di rischio sismico.
COME SI RICHIEDE. Per richiedere il Sismabonus bisogna indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali dell’immobile. Per gli interventi nelle parti comuni di condomini è sufficiente per i singoli condòmini indicare il codice fiscale del condominio. I dati catastali dell’immobile saranno riportati invece dall’amministratore nella sua dichiarazione.
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Ecobonus 2023
Tra i Bonus edilizia 2023 proseguirà la detrazione riservata agli interventi volti al risparmio energetico. L’aliquota base parte dal 50 e 60%, ma anche in questo caso può spingersi fino all’85% nel caso di lavori su condomini. Le spese possono essere detratte in 10 anni con rate di pari importo fino al 31 dicembre 2024. Gli interventi ammessi vanno dal miglioramento termico dell’edificio, come la coibentazione, la sostituzione di finestre, l’installazione di schermature solari. E’ valida anche l’installazione di caldaie a biomassa o condensazione, arrivando con una detrazione più alta, fino all’installazione di pompe di calore, microgeneratori, collettori solari, generatori a condensazione e sistemi di building automation.
Gli altri Bonus 2023
Proseguirà anche il Bonus Restauro per gli edifici di interesse storico e artistico. Il Bonus verde al 36% con ammontare massimo di 5.000 euro per sistemare le aree verdi. Via libera anche al Bonus Acqua potabile con detrazione al 50% del costo dell’intervento con massimo di 1.000 euro.
Bonus Barriere architettoniche 2023
Sarà ancora possibile utilizzare il bonus barriere architettoniche ma con detrazione che passa dal 75 al 50%. Tra gli interventi ammessi anche l’installazione di rampe, ascensori e montacarichi.
Superbonus 2023
Per quanto riguarda il Superbonus, la detrazione proseguirà la sua corsa nel 2023, ma con detrazione al 90% sia per i condomini che per le unifamiliari. In bilico negli ultimi mesi, la conferma è arrivata proprio in queste ore dal Sottosegretario Fazzolari. I condomini che hanno presentato la CILAS entro il 25 novembre potranno sfruttare la detrazione al 110%. Lo stesso vale per le villette nel caso in cui siano riusciti a completare il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.