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Bonus edilizi strutturali per i prossimi 30 anni: la Filiera delle Costruzioni ha le idee chiare

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I bonus edilizi abbiano rappresentato un incredibile volano per la crescita del Paese

(Rinnovabili.it) – La Filiera delle Costruzioni si è riunita ed ha fatto il punto della situazione sui temi da sottoporre al nuovo Governo. Il primo punto in agenda è rendere i Bonus edilizi strutturali almeno per i prossimi 20 o 30 anni. Calibrandone ovviamente la sostenibilità economica.

Il problema principale legato alle detrazioni per i lavori edili sia di efficientamento che di ristrutturazione è proprio la mancanza di una tempistica certa entro la quale agire. Le continue modifiche normative hanno creato un panorama dominato dall’incertezza, poi sfociato nel dramma delle cessioni dei crediti bloccate.

E’ per questo che la Filiera delle Costruzioni sta lavorando ad una precisa proposta di norma ad hoc da sottoporre al nuovo Governo.

I bonus edilizi strutturali: un volano per la crescita

Nonostante sia stata raggiunta e superata la cifra stanziata dallo Stato per le detrazioni fiscali in edilizia, diversi studi condotti da organi differenti hanno confermato che le entrate per lo Stato, grazie al gettito fiscale, sono tutt’altro che irrilevanti. Non ultimo il Centro Studi del CNI che, in un’indagine condotta sugli interventi di Superbonus negli ultimi 8 mesi, stima che gli introiti extra per lo Stato abbiano superato gli 11 mld di euro.

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Sulla scorta di studi ed analisi che, tra l’altro, attestano come i bonus edilizi abbiano rappresentato un incredibile volano per la crescita del Paese, generando un effetto sul Pil di notevole impatto a fronte di un costo reale molto inferiore rispetto alle somme investite, la Filiera delle costruzioni ritiene essere giunto il momento di fare un passo in avanti, rendendo questo tipo di interventi strutturali”, si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Filiera delle Costruzioni.

Da tempo si chiede di rendere i bonus edilizi strutturali, eventualmente anche riducendo la percentuale di detrazione (soprattutto nel caso del Superbonus 110%). Ciò dovrà avvenire studiando le opportune modifiche ed implementazioni per renderli sostenibili ed utili per le finalità relative al miglioramento energetico e della sicurezza delle costruzioni, oltre che per risolvere in maniera definitiva i problemi legati alla cessione del credito”.

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