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Bonus edilizi, l’informativa urgente del Ministro Franco alla Camera

Contrastare le frodi senza mettere in discussione l'utilità dei bonus edilizi, aiutando i cittadini e le imprese oneste.

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Min. Daniele Franco credits: camera dei deputati

La cessione dei crediti dei bonus edilizi ha portato ad oltre 4,4 mld di crediti inesistenti di cui 2 mld già incassati

(Rinnovabili.it) – Durante la seduta della Camera dei Deputati dello scorso 2 marzo, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, ha espresso un’informativa urgente sui bonus edilizi e sulla cessione dei crediti.

Dopo aver ripercorso velocemente la storia dei bonus edilizi, dalla nascita fino alle recenti correzioni normative, il Ministro si è soffermato sulle iniziative intraprese dal Governo per contrastare gli abusi e le frodi perpetrate al sistema.

Oltre 4,4 miliardi di crediti inesistenti

Il problema nasce a seguito della denuncia da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza di ben 4,4 mld di euro di crediti inesistenti. Come sottolinea il Ministro Franco, di questi 4 miliardi circa 2,1 sono già stati incassati e ceduti a loro volta.

Le ripetute cessioni dei crediti sono state chiaramente preordinate ad ostacolare i controlli e le responsabilità dei soggetti coinvolti rendendo al contempo difficoltosa per chi acquistava i crediti in buona fede, l’effettuazione di una corretta ‘due diligence’”, sottolinea Franco.

Senza troppi giri di parole, il Ministro attribuisce in primis la colpa di questo sistema di abusi alle “mancanze” del Decreto rilancio 34/2020. La norma infatti, ha concesso la possibilità di cedere il proprio credito illimitatamente, senza però prevedere “specifici presidi di garanzia, come il visto di conformità, che attestassero i presupposti del diritto di accesso al credito”.

Ha dato vita ad un mercato di crediti non regolamentato nel quale il collegamento con i lavori che li hanno originati, poteva diventare labile o assente”.

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I dati elencati durante l’informativa confermano la gigantesca portata dei bonus edilizi e di conseguenza, delle cessioni dei crediti. Un volume che è esponenzialmente aumentato a partire da settembre 2021, quando il numero di cessioni è arrivato a 4,4 miliardi salendo ulteriormente a 7 mld a dicembre, ma a fronte dei decisamente inferiori 2,5 miliardi registrati complessivamente in tutto il periodo estivo (giugno, luglio, agosto).

E’ proprio questo il lasso di tempo ne quale si è registrato il maggior numero di crediti inesistenti.

Bonus facciate il colpevole

Come snocciolato durante l’informativa, il maggior colpevole tra le detrazioni edilizie è il bonus facciate, responsabile da solo del 46% dei crediti inesistenti. Come sottolineato dal Ministro Franco, le frodi connesse al Superbonus sono state più difficili da attuare avendo da sempre previsto l’obbligo di presentazione del visto di conformità e dell’asseverazione delle spese.

La risposta del Governo per aiutare cittadini e imprese oneste

Il potenziamento delle agevolazioni edilizie e la facilitazione dei crediti d’imposta miravano ad accrescere la qualità e l’efficienza del patrimonio abitativo e a sostenere il settore delle costruzioni quale attore fondamentale per la ripresa economica del Paese”, prosegue il Ministro. “L’intervento sulle cessioni ha tuttavia consentito l’emergere di condizioni particolarmente permeabili a comportamenti illeciti”.

La rilevanza delle frodi, che non mette in discussione l’utilità dei bonus edilizi fiscali e della loro cessione, ha imposto l’attivazione di contromisure volte a contrastare i comportamenti illeciti per consentire ai cittadini onesti di usufruire della misura”.

L’azione del Governo punta a muoversi su tre obiettivi: creare un contesto normativo efficace al tracciamento delle operazioni, recuperare le somme illecite, assicurare il funzionamento delle cessioni per tutelare i cittadini e le imprese onesti e professionali.

Le richieste dai gruppi parlamentari

Non sono mancate le osservazioni dai molteplici schieramenti politici. Tra le richieste più diffuse, la proroga alle scadenze. La misura si è resa necessaria per consentire di completare gli interventi avviati, soprattutto a seguito di questi due mesi di stop dovuti al blocco delle cessioni dei crediti.

Un altro punto portato in esame è la possibilità di rendere strutturali determinati bonus edilizi, come ad esempio il 110%. In questo caso però, resta un punto fermo, la diminuzione della percentuale di detrazioni, soprattutto considerato che il Superbonus 110 è nato come misure “straordinaria ed eccezionale”.