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Bonus edilizi: con il 2023 scatta anche per i privati l’obbligo Attestazione SOA sopra i 516mila euro

Dal 1°gennaio 2023 scatta l'obbligo di attestazione SOA per le imprese private impegnate in cantieri per il 110% e altri bonus edili con importi superiori ai €516.000

Obbligo Attestazione Soa
Foto di annca da Pixabay

Fine al 1° luglio 2023 sarà in vigore il regime transitorio per potersi adeguare alla novità

(Rinnovabili.it) – Il nuovo anno porta con sé un’importante novità per i cantieri oggetto di incentivi con i bonus edilizi: l’obbligo di attestazione Soa.

E’ la legge 51/2022 di conversione del Decreto Ucraina ad aver introdotto l’obbligo dell’attestazione anche per i cantieri privati (e non più solo per quelli pubblici), ma con importo dei lavori superiore a 516mila euro, al fine di contrastare le frodi.

A cosa serve l’attestazione SOA

L’attestazione SOA è una certificazione obbligatoria per le gare d’appalto di lavori pubblici con importi superiori ai 150mila euro, ovvero un documento che garantisce il possesso da parte dell’impresa di tutti i requisiti previsti dalla norma.

Il periodo transitorio

Dal 1° gennaio 2023 però l’obbligo dell’Attestazione SOA scatta anche ai cantieri privati con importi superiori ai 516mila euro, se questi voglio beneficiare di:

  • Cessione del credito o sconto in fattura per Bonus barriere architettoniche, bonus fotovoltaico ordinario, bonus colonnine di ricarica, ecobonus ordinario, sismabonus;
  • Superbonus anche senza cessione del credito;

Tuttavia fino al 30 giugno 2023 resterà in vigore un regime transitorio, durante il quel le imprese dovranno dimostrare di aver sottoscritto un contratto finalizzato ad ottenere l’attestazione SOA. Solo a partire dal 1° luglio la qualificazione delle imprese sarà obbligatoria.

E’ bene ricordare che l’attestazione SOA non verrà applicata ai lavori già in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della legge di conversione dl 51/2022, ovvero il 21 maggio 2022.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.