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In Gazzetta il Decreto sui costi massimi per asseverazione e congruità dei Bonus edilizi

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Nei costi massimi di asseverazione delle spese non rientrano Iva, oneri, installazione e manodopera

(Rinnovabili.it) – Dopo qualche settimana d’attesa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Mite che definisce i costi massimi di asseverazione e congruità delle spese agevolabili connessi ai bonus edilizi.

I nuovi massimali si applicano a tutti gli interventi presentati dopo il 15 aprile 2022, ovvero a 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta.

Quali interventi dovranno far riferimento al nuovo Decreto Prezzi

I nuovi costi massimi per le asseverazione dei tecnici e per la congruità delle spese si applicano a tutti gli interventi elencati nell’art. 121, comma 2, del DL n.34 del 2020, ovvero il Decreto Rilancio.

I massimali devono essere tenuti in considerazione sia nel caso di fruizione diretta della detrazione sia in caso si scelga una delle due opzioni alternative, quali sconto in fattura o cessione del credito. Tutti gli interventi diversi da quelli elencati nel decreto, dovranno continuare a far riferimento ai prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome. O ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti. O ancora ai prezzari pubblicati dalla DEI.

Massimali aggiornati ed aumentati del 20%

L’Allegato A del nuovo Decreto Prezzi 14 febbraio 2022 del MiTe (Ministero della Transizione Ecologica) sostituisce di fatto l’Allegato I del Decreto Requisiti Tecnici del MiSE 6 agosto 2020 riferito all’Ecobonus.

Tenendo conto dell’incremento delle maerie prime e dell’inflazione, i prezzi sono aumentati almeno del 20%.

Non sono omnicomprensivi

Importante puntualizzazione va fatta in merito alle spese da inserire nel conteggio delle spese. I costi esposti nell’Allegato A “si considerano al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni”. Un dettaglio non da poco che nella prima bozza di decreto non si era preso in considerazione, con conseguente reclamo e disapprovazione da parte dell’intera filiera.

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Aggiornamento annuale

Entro il 1° febbraio 2023 e successivamente ogni anno, i costi massimi per asseverazione e congruità contenuti nell’Allegato A, saranno aggiornati. Le variazioni di prezzo terranno conto del monitoraggio svolto da ENEA e dei costi di mercato.

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