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Come usare il bonus barriere architettoniche per cambiare i serramenti

Rispetto all'ecobonus, il bonus barriere architettoniche consente di detrarre i lavori al 75%, ecco perchè in molti stanno sfruttando questa agevolazione anche per sostituire gli infissi

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Il Bonus Barriere architettoniche al 75% può beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura

(Rinnovabili.it) – Fino a pochi mesi fa non c’era motivo di andare a “spulciare” la norma trovando eventuali escamotage per ottenere una detrazione più elevata. A fare da padrone c’era il Superbonus con un’aliquota al 110 per cento imbattibile ed il meccanismo delle cessioni del credito e sconto in fattura per tutti. Ma oggi le cose sono cambiate. Ecco perchè sempre più aziende propongono ai propri clienti l’utilizzo del Bonus Barriere Architettoniche anche per interventi apparentemente non collegati alla detrazione.
E’ questo il caso della sostituzione dei serramenti che se effettuata sfruttando il bonus abbattimento barriere architettoniche, da diritto ad una detrazione del 75%, più alta rispetto al 50% dell’ecobonus.

Inoltre il Decreto Blocca Cessioni poi convertito nella Legge 38/2023, non si applica al bonus barriere architettoniche, per il quale ci sarà la possibilità di utilizzare il meccanismo di sconto in fattura e cessione del credito fiscale fino al 31 dicembre 2025, ovvero al termine della detrazione.

Quali requisiti soddisfare per accedere al bonus barriere architettoniche

Innanzitutto è bene chiarire che il bonus barriere architettoniche è utilizzabile sia per gli interventi condominiali che per i singoli appartamenti, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la risposta 461/2022. Inoltre l’adeguamento dell’abitazione ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche non è direttamente legato alla presenza di una persona con disabilità nell’unità, ma può essere finalizzato all’adeguamento della struttura per esigenze future.

Entrando nel merito del nostro quesito, la sostituzione degli infissi fa parte degli interventi agevolabili per adeguare l’abitazione.

A stabilire i requisiti da soddisfare per poter sfruttare il bonus barriere architettoniche anche per la sostituzione delle finestre, è il Dm n.236/1998. Vediamo nel dettaglio quali parametri rispettare per non perdere la detrazione.

Gli infissi esterni (porte, finestre e porte finestre) “devono essere facilmente utilizzabili anche da persone con ridotte o impedite capacità motorie o sensoriali”. L’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra cm 100 e 130, consigliata 115 cm. Per consentire una buona visuale verso l’esterno la parte opaca del parapetto deve essere inferiore a 60 cm, ma complessivamente il parapetto deve essere almeno 100 cm. Le ante degli infissi esterni devono poter essere usate con una pressione non superiore agli 8 kg.

Le Porte di accesso devono essere almeno larghe 80 cm, mentre le porte interne almeno 75 cm.
L’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm), inoltre si devono preferire soluzioni per le quali le ante delle porte non abbiano larghezza superiore ai 120 cm e gli eventuali vetri siano collocati ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento. L’anta mobile deve poter essere usata esercitando una pressione non superiore a 8 kg.

All’interno della detrazione al 75% prevista dal Bonus Barriere architettoniche vanno inserite anche le spese accessorie necessarie per il completamento dei lavori.