Un intervento realizzato in soli 5 mesi grazie all’elevata prefabbricazione
(Rinnovabili.it) – Un sopralzo in legno massello che non usa né colle né parti metalliche, ma solo una particolare soluzione di incastri ed un’antica tecnica di avvitatura in legno. Materiali naturali affiancati ad un sistema impiantistico con cavi schermati per ridurre l’inquinamento magnetico. Il benessere non scende a compromessi nell’intervento di biologia edile completato dall’azienda Holzius ad Appiano, nella strada del vino.
Tra foreste di larice, abeti, betulle e rocce di porfido, a pochi chilometri da Bolzano, l’intervento ha permesso di ampliare crescendo in altezza, una precedente costruzione, sfruttando tutte le proprietà del legno.
Incastri a coda di rondine e cavicchio filettato di legno
La tecnica di costruzione si serve del sistema brevettato di Holzius che prevede l’utilizzo di un tassello di legno con bordi a coda di rondine. Questo assieme alle giunzioni a pettine e incastri e all’impiego di un’antica tecnica di avvitatura con cavicchio filettato in legno, permette di realizzare pareti, solai e tetti senza usare colla o parti metalliche.
Grazie a questa tecnica le pareti ed i soffitti soddisfano i più elevati standard biologici di costruzione. L’intonaco naturale in calce incolore all’esterno, e l’intonaco in argilla all’interno, completano il quadro.
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Ma in biologia edile anche gli impianti sono determinati. In questo intervento è stato lo stesso proprietario, esperto del settore elettrico, ad occuparsene. Tutti i cavi dell’impianto domestico sono schermati, la rete wireless è trasmessa da tre stazioni differenti, per ridurre la potenza del segnale. Inoltre, la notte, è possibile scollegare l’intero impianto elettrico dalla rete, “una caratteristica sempre più richiesta dai clienti” interessati alla biologia edile, sottolineano da Holzius.
Climatizzazione e materiali naturali
Gli interni rispecchiano il pensiero biologico esterno. L’uso del calcestruzzo naturale in finitura non completamente liscia per gli interni rende al meglio l’effetto materico della superficie. La camera utilizza un arredo in legno di cembro, mentre con l’aiuto di una climatizzazione e ventilazione naturale si riducono consumi e sprechi energetici.
“Solo così si può ottenere un risultato di complessivo benessere per le persone e il pianeta, convincente e coerente. La sfida principale è consistita invece nell’armonizzare la statica dei piani inferiori con le esigenze dei locali di nuovo inserimento, ma la leggerezza del legno massello ha fatto sì che l’edificio preesistente fosse caricato il meno possibile pur utilizzandone al massimo la cubatura”, sottolinea l’architetto Christine Pfeifer autrice del progetto.
Il progetto è stato completato in soli 5 mesi, grazie all’alto livello di prefabbricazione degli elementi delle pareti, soffitti e tetto.