Da sempre la canapa è stata coltivata e impiegata in un ampio spettro di ambiti proprio per le importanti proprietà di versatilità e resistenza.
Quando si parla di bioedilizia moderna si fa riferimento a tutto un insieme di tecniche, materiali ed energie sostenibili – rispettosi sia dell’ambiente che ci circonda che della salute delle persone – applicati al mondo delle costruzioni. Il tema delle materie prime green è sempre più al centro dell’attenzione e sulla cresta dell’onda al momento troviamo in particolare la canapa. Quest’ultima possiede infatti notevoli proprietà salubri e isolanti che possono essere impiegate in modo eccellente nelle pratiche costruttive.
La coltivazione e le caratteristiche chiave della canapa
Il mix di canapa e calce in particolare assicura un perfetto isolamento sia acustico che termico, il che consente di ridurre in maniera netta l’impiego di energia abbattendo nel contempo i costi in bolletta. Sappiamo bene quanto conti la qualità dell’aria in un contesto abitativo in termini sia di comfort che benessere: l’aria che respiriamo nelle stanze di casa, infatti, è uno dei principali determinanti della nostra salute.
La pianta della canapa è estremamente semplice da coltivare e questa sua caratteristica può rivelarsi utile nella lotta alla deforestazione: gli alberi impiegano anni per crescere, mentre la canapa solo pochi mesi. Ecco che allora può sostituirsi non solo quale materiale per le costruzioni ma anche come fonte di materia prima per la produzione di carta (leggi questa pratica guida per coltivare la cannabis). Fin dai tempi antichi la calce viene utilizzata assieme alla canapa come sanificante e disinfettante per gli ambienti. Realizzare in tal modo intonaci, pareti, cappotti e pitture consente quindi di proteggere al meglio le superfici da batteri e virus. Ecco le caratteristiche più interessanti della canapa in ottica sostenibile:
- basso grado di combustione;
- isolamento termico e acustico;
- resistenza a batteri e muffe;
- assorbimento dell’umidità.
Una materia prima ecosostenibile ed economica
Da sempre la canapa è stata coltivata e impiegata in un ampio spettro di ambiti proprio per le importanti proprietà di versatilità e resistenza. Soprattutto prima dell’avvento di derivati del petrolio come ad esempio la plastica, era molto utilizzata in ambito tessile e nella marineria per la creazione di corde molto resistenti. In più le sue applicazioni sono anche nella cosmetica e può essere impiegata come fibra per la produzione di cartone e carta.
Negli ultimi tempi in modo particolare, dopo un periodo buio di proibizionismo legato però alla varietà psicoattiva, adesso la canapa viene riscoperta e messa al centro dei processi costruttivi e in ambito industriale, sia per la sua resistenza che per il fatto di essere una materia prima ecosostenibile. C’è pure da sfatare un mito, relativo al tema dei costi: molto spesso infatti si tende a pensare che l’edilizia sostenibile comporti spese maggiori rispetto a quella classica. Invece, le strutture realizzate con l’impiego di canapa e calce il più delle volte si caratterizzano per un procedimento costruttivo molto più snello e veloce: tutto questo va a incidere in maniera positiva sui costi. Tra l’altro c’è da registrare l’impegno a livello europeo a favorire e modernizzare il mondo delle costruzioni, improntato a un sempre minore impatto sull’ambiente.