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Bioedilizia e certificazione, si della Giunta Polverini

(Rinnovabili.it) – Un ulteriore passo avanti per l’efficienza energetica e la bioedilizia per la Regione Lazio, è infine arrivato il si della Giunta Polverini, al Regolamento che rende a tutti gli effetti operativa la legge n.6 del 2008 in materia di sostenibilità energetico ambientale degli edifici. Un documento molto atteso dagli ordini professionali e dai cittadini, ancora obbligati dal precedente regolamento, che di fatto rendeva inapplicabile la legge regionale. Se al Comune verrà affidata la possibilità di ridurre gli oneri per i permessi di costruire, Regioni e Province avranno l’autorità di assegnare incentivi volumetrici ed economici ai soggetti conformi al protocollo regionale.

Come ha dichiarato Teodoro Buontempo, Assessore regionale alla Casa, Terzo settore e alla Tutela dei consumatori, il documento consentirà anche l’applicazione del Protocollo Itaca, in forma facoltativa per i privati, ma obbligatoria per le Ater (Aziende territoriali per l’edilizia residenziale) per poter accedere ai contributi e per gli immobili regionali; uno strumento indispensabile per la valutazione della sostenibilità degli immobili, che si affiancherà alle altre tipologie di certificazioe energetica già sperimentate in territorio nazionale ed accreditate da organismi nazionali o esteri. Ben il 60% dei fondi destinati agli interventi di edilizia pubblica, sarà vincolato alle realizzazioni in bioedilizia.

“Così come accade per gli elettrodomestici – afferma Buontempo – si potrà dare un voto all’alloggio, nello specifico su una scala da uno a cinque, a seconda del livello di prestazione della sostenibilita’ ambientale posseduta”.

Nell’applicazione dei principi del Protocollo Itaca dunque, il futuro del parco edilizio del Lazio potrebbe presto essere trasformato, introducendo materiali meno inquinanti, recuperando aree dismesse, servendosi di energie rinnovabili, di sistemi di raffrescamento naturali e da sistemi domotici altamente efficienti, in grado di migliorare visibilmente la qualità della vita all’interno delle abitazioni, razionalizzando le risorse.

Infine il documento definisce anche le procedure per l’accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio della certificazione stesse, definendo anche le eventuali sanzioni per mancanza di chiarezza. Con l’applicazione di questo Regolamento si confida in una maggiore dei numerosi procedimenti fino ad oggi associati alla certificazione edilizia, tentando di regolarizzare il disordine attuale legato a questo campo.

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