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Bioarchitettura: la casa che sta al caldo con la lana di pecora

Rispettando i desideri committenti, l'arch. Mark Waghorn ha realizzato una bioarchitettura ecosostenibile, coibentata dalla lana di pecora, per resistere ai freddi inverni scozzesi.

 

(Rinnovabili.it) – Tornare a ritmi di vita meno frenetici, immersi nella natura e circondati da una casa sana ed accogliente. Questo il desiderio che ha spinto una coppia di scozzesi a realizzare un perfetto esempio di bioarchitettura, costruita solo con materiali naturali, come la lana delle loro pecore.

 

Neil Gourlay, proprietario di Three Glens, si definisce “un guardiano della campagna” ed insieme alla moglie ha deciso, nel suo piccolo, di lasciare il mondo migliore di come l’ha trovato. La bioarchitettura Three Glens risponde perfettamente a questi desideri. Costruita con materiali naturali dall’architetto paesaggista Mark Waghorn Architects e dotata di una turbina eolica, la Three Glens supera anche gli standard energetici imposti dal Regno Unito.

 

La pietra utilizzata per costruire questa bioarchitettura scozzese è stata recuperata dai terreni circostanti, mentre le finiture in legno sono in rovere della vicina foresta, il pavimento è stato realizzato recuperando le traversine in legno dei binari ferroviari dismessi adeguatamente trattati dagli artigiani locali. Three House si integra perfettamente nel paesaggio circostante anche grazie al tetto giardino, utile sia per la coibentazione che per il recupero delle acque piovane, mentre le ampie vetrate (a triplo vetro) lasciano entrare nella casa la luce naturale esterna.

 

Uno degli aspetti più interessanti della bioarchitettura Three Glens è sicuramente l’impiego quale isolante naturale della lana di pecora ricavata dalla tosatura degli animali della fattoria. Il riscaldamento a pavimento, i pannelli solari per l’acqua calda ed una piccola turbina eolica collocata poco distante, forniscono l’energia necessaria per illuminare e riscaldare la casa durante i lunghi inverni scozzesi.