A pochi km da Rimini è stata inaugurata la prima Bioarchitettura ad impatto zero dedicata al mondo della green economy, per promuovere la cultura sostenibile e creare nuovi posti di lavoro.
(Rinnovabili.it) – E’ stata inaugurata la scorsa settimana in provincia di Rimini, ExpoArea, il primo centro polifunzionale dedicato alla Green Economy ad impatto zero, costruito secondo i criteri di bioarchitettura.
Completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, i 2.500 mq di ExpoArea rappresentano un’importante sperimentazione dei criteri di architettura ecosostenibile e greenbuilding, per dare vita ad un edificio ad alte prestazioni e completamente indipendente dalle fonti fossili.
CONTENITORE DI VIRTUOSISMI – Il progetto è stato realizzato dalla società ECOAREA better living guidata da Romano Ugolini, imprenditore che per primo decise di dar vitia a questo virtuoso esempio di bioarchitettura. L’obiettivo principale della società è la promozione della cultura del vivere sostenibile partendo prima di tutto dal mercato del lavoro ed operando attraverso un modello di business fondato sulle 4E: Etica, Ecologia, Economia, Efficienza.
“Un contenitore di diversi pensieri virtuosi“, afferma Romano Ugolini durante l’inaugurazione di ExpoArea, soffermandosi sulle competenze che sarà in grado di offrire la struttura a tutti coloro che ne vorranno fare parte. ExpoArea nasce infatti per diffondere la cultura ambientale attraverso il mondo del lavoro, per avvicinare le imprese alla Green Economy, creare nuovi posti di lavoro, promuovere la sperimentazioni di nuovi materiali e tecnologie ecosostenibili a basso impatto ambientale.
BIOARCHITETTURA – La missione di ECOAREA better living è ben espressa nell’edificio intelligente che ospita ExpoArea, costruito secondi criteri di bioarchitettura mostrando grande attenzione ai materiali impiegati e alle soluzioni tecnologiche, che gli hanno permesso la totale indipendenza dalla fonti fossili, impiegando solo energia rinnovabile e strategie progettuali bioclimatiche.
L’impianto fotovoltaico ed il solare termico assicurano la copertura totale dei consumi elettrici e termici, mentre un sistema di recupero e trattamento delle acque piovane consente la riduzione dei consumi idrici sia per usi domestici che per l’irrigazione.
L’attenzione ai materiali è una componente fondamentale della struttura nel rispetto di un ridotto impatto ambientale e soprattutto della salute dei futuri occupanti di ExpoArea, per questo motivo sono stati scelti il legno e il biotrass.
Anche la componente domotica è di grande importanza per il centro polifunzionale, sopratutto per quanto riguarda il contenimento e l’ottimizzazione dei consumi dovuti alla climatizzazione.
BIOCLIMATICA – Produrre energia pulita e consumare meno, sono queste le regole che dovrebbero stare alla base di qualsiasi tipo di edificio, applicate con successo ad ExpoArea. Il corretto orientamento dell’edificio permette di ottimizzare il passaggio della luce naturale nelle stanze intere, mentre un sistema di brise-soleil inserito sulla facciata sud, limita il guadagno di calore solare.
La luce naturale è un elemento fondamentale di ExpoArea prima di tutto per ridurre i consumi elettrici durante il giorno, ma soprattutto per raggiungere un livello di comfort e benessere interno di grande livello.
Per rispettare l’obiettivo prescelto di non impattare sull’ambiente riducendo gli sprechi e le emissioni, anche il cibo offerto all’interno di ExpoArea è esclusivamente di coltivazione biologica e proveniente da produttori locali.
Riassumendo le principali caratteristiche ecosostenilbili ed efficienti della bioarchitettura ExpoArea sono:
- Isolamento termico ed acustico differenziato;
- Sistema di trigenerazione alimentato da fotovoltaico;
- Ascensore autoalimentato;
- Tetto giardino coibentante;
- Sistema di Riscaldamento & condizionamento ad alta efficienza;
- Utilizzo di materiali biocompatibili;
- Vetrate auto-riflettenti;
- Domotica & Business Intelligence.
I PROGETTISTI – ExpoArea è nata dalla collaborazione di un team di professionisti estremamente ricco, a partire dallo studio di architettura Triarch degli architetti Giovagnoli, Quadrelli, con il supporto ingegneristico e tecnico dell’ingegnere Marchetti Rossi specializzato nell’utilizzo del legno in architettura, del professor Di Perna docente e ricercatore universitario, degli Ing. Pedini e Palmieri dell’Università delle Marche, e dell’Ing. Mirko.