“Inserire e adattare, tutto il necessario ma il meno possibile” lo slogan che descrive la bioarchitettura
(Rinnovabili.it) – Nel cuore delle Dolomiti di Sesto, in una zona patrimonio dell’Unesco è stato completato un esempio unico di bioarchitettura, il Bistrot Bergsteiner. Doversi confrontare con un ambiente naturale incontaminato e meraviglioso rappresenta una sfida estremamente impegnativa per i progettisti. Il team di Plasma Studio ha però raggiunto pienamente l’obiettivo. La bioarchitettura è stata inserita lungo il bordo di un terrapiano per mimetizzare il nuovo volume con la topografia circostante.
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La vista dall’imbocco della valle sul paesaggio montano che chiude l’area a sud, non viene ridotta dal nuovo volume, così come non interferisce visivamente con l’edificio preesistente tutelato. Grazie alle dimensioni ridotte il Bistrot si inserisce nel contesto senza alcuno strappo visivo. “Inserire e adattare – tutto il necessario ma il meno possibile”, questo lo slogan con cui i progettisti di Plasma Studio descrivono la struttura.
Gli elementi costruttivi
La superficie del tetto a doppia pendenza è trattata con verde intensivo, mentre la vetrata dell’ambiente principale permette ai visitatori di spaziare con lo sguardo lungo il paesaggio montano. I materiali impiegati richiamano quelli dell’edificio preesistente: intonaco a spruzzo per l’interno e l’esterno ed un rivestimento in legno di larice certificato diventa il principale elemento decorativo. Il massetto a vista, l’intonaco preparato con pietra locale e sabbia e l’impiego della pietra dolomitica adattano l’edificio al contesto.
La sala principale è composta da diverse aree: il bancone, lo spazio di circolazione e le due zone pranzo, definite in modo da esaltare il senso di intimità e tranquillità, e per consentire un’ampia visuale grazie al dislivello tra i piani.