Gli interni scultorei della Beijing City Library si ispirano alla vicina valle del fiume Tonghui, mentre le soluzioni tecnologiche all’avanguardia, la riduzione degli sprechi ed il fotovoltaico BIPV in copertura assicura la massima efficienza energetica
Le colonne che caratterizzano la biblioteca progettata da Snøhetta ricordano una foresta di ginko
(Rinnovabili.it) – Ha ufficialmente aperto le sue porte la Beijing City Library progettata dallo studio norvegese Snøhetta. L’incredibile architettura prende ispirazione dalla valle del vicino fiume Tonghui, creando per il distretto di Tongzhou a sud di Pechino un importante punto di attrazione artistico e culturale.
Gli ampi spazi di cui si compone la Beijing City Library le hanno permesso di guadagnarsi il primato quale “area di lettura climatizzata più grande al mondo” mostrando grande fiducia verso una tipologia che si pensava fosse in via di estinzione nell’era digitale: ovvero la biblioteca.
La biblioteca del 21° secolo secondo Snøhetta
Vincitori di un concorso internazionale, i progettisti di Snøhetta hanno confermato nella Beijing City Library il loro desiderio di trasformare la biblioteca da un semplice deposito di libri, ad un centro di apprendimento per la città.
“È l’amore che le persone provano per i libri che ha fatto sì che le biblioteche sopravvivessero all’era digitale e conservassero un nuovo potenziale per restituire di più alla città e al suo pubblico”, osserva Kjetil Trædal Thorsen, co-fondatore e partner di Snøhetta. “Sta a noi reinterpretare il rapporto tra corpo, mente e ambiente circostante per riaccendere il piacere di leggere lontano dallo schermo. Le biblioteche sono qui per restare”.
A giudicare dal risultato, il team di architetti è riuscito nel suo obiettivo. L’edificio si ispira completamente al paesaggio naturale che circonda la città di Pechino, ricreando all’interno della Biblioteca i terrazzamenti delle colline ed il tracciato del fiume Tonghui. Il grande spazio centrale alto 16 metri, cuore del progetto, è puntellato di colonne alte e sottili che culminano con un design ispirato alle foglie di ginkgo, una specie autoctona presente in Cina da milioni di anni.
Dalla “valle”, il percorso al livello zero che funge da collegamento principale, si innalzano queste colline terrazzate immaginate come luoghi di condivisione, lettura o relax. Aree di lettura semi-private e sale conferenze sono incastonate tra le colline, mentre pile di libri e tavoli sono disposti su lunghe aree pianeggianti in cima. Questa area aperta centrale è completamente accessibile e incorpora uno dei più grandi sistemi ASRS (Automated Storage and Retrieval Systems) di libri al mondo.
Tecnologia e design sostenibile
La Beijing City Library reinterpreta anche il rapporto che le biblioteche dovrebbero avere con le pressanti sfide del cambiamento climatico. L’architettura di Snøhetta incorpora tecnologie all’avanguardia per migliorare l’esperienza dei visitatori, L’edificio ha ottenuto il riconoscimento GBEL Three Star della Cina, il più alto standard di sostenibilità ottenibile nel paese, grazie alla riduzione al minimo del carbonio incorporato e di quello operativo.
L’uso dei componenti modulari e di una griglia strutturale razionalizzata riduce gli scarti di produzione dell’edificio. Le colonne ad esempio, sono realizzate a partire dallo stesso modello semplicemente ruotato all’interno della struttura per dare un’apparenza di varietà pur essendo efficiente da fabbricare e installare. All’interno delle colonne inoltre, trovano posto le tecnologie integrate per il controllo del clima, per l’illuminazione e l’acustica, oltre a raccogliere l’acqua piovana dal tetto che viene poi riutilizzata per l’irrigazione del verde.
L’aggetto del particolarissimo tetto della Beijing City Library riduce il guadagno solare della facciata in vetro, considerata tra l’altro una delle più grandi installazioni in vetro autoportanti della Cina. Il vetro basso emissivo della facciata trasparente ed il fotovoltaico integrato (BIPV) in copertura chiudono il cerchio dell’efficienza energetica.