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Il grattacielo più verde di NY? Un divoratore di energia

Nonostante sia il primo grattacielo di NY certificato LEED Platinum, la Bank of America Tower inaugurata nel 2010, è oggi uno degli edifici più energivori di New York. Pesanti le accuse all'US GBC.

Bank of America Tower(Rinnovabili.it) – Il grattacielo più “verde” di New York, il primo edificio di simili dimensioni a ricevere la certificazione LEED Platinum, la Bank of America Tower è in realtà un “divoratore di energia“.

 

Sono queste le esatte parole con cui il Magazine New Republic attacca il tanto celebrato grattacielo ultra green da mezzo miliardo di dollari, inaugurato nel 2010 e destinatario tra l’altro di un finanziamento del valore di oltre $ 900 mila da parte del New York State Energy Research and Development Authority.

 

La Bank of America Tower è stato il primo grattacielo in assoluto ad aver ricevuto dall’US Green Building Council la certificazione LEED Platinum per i numerosi accorgimenti destinati a migliorarne l’efficienza energetica, come il sistema per il recupero delle acque piovane o gli orinatoi senz’acqua; la certificazione è però stata rilasciata prima che la Bank of America Tower venisse occupata, non tenendo conto del quantitativo di energia che gli occupanti dell’edificio avrebbero consumato.

 

 

UN “DIVORATORE DI ENERGIA”

 

1Bank of America TowerSecondo quanto affermato dal New Republic magazine il piano commerciale del grattacielo, che occupa quasi un terzo della struttura, consuma da solo la stessa energia che il motore di una macchina da circa 10 km al litro consumerebbe percorrendo 4.500 miglia (oltre 7.000 km). I dati provengono dalle stime rilasciate da New York City lo scorso autunno riguardanti l’efficienza energetica ed i consumi degli edifici pubblici e, purtroppo, parlano chiaro.

 

Non è il primo attacco fatto ai sistemi di certificazione del GBC, più volte accusati di non tenere in considerazione il reale funzionamento dell’edifico una volta operativo, limitandosi invece a certificare  le sole strategie energetiche applicate alla struttura “vuota”, effettuate unicamente con simulazioni digitali.

 

“Non siamo il Governo”, si discolpa dalle pagine del quotidiano New Republic il vice presidente LEED, Scot Horst, “non possiamo tenere sotto controllo ogni cosa”. 

Il sistema LEED è poi stato contestato per la mancanza di una regola che consenta la revoca di una certificazione qual’ora l’edificio non risponda più ai requisiti dichiarati.

 

Le polemiche sollevate hanno messo in evidenza la pari importanza tra la qualità costruttiva dell’edifico ed il modo in cui questo verrà utilizzato, un requisito che dovrebbe diventare parte integrante di qualunque sistema di certificazione, come per altro già avviene con l’ambitissimo “Living Building Challenge“.