(Rinnovabili.it) – Si aggiunge un nuovo passaggio ai numerosi controlli al settore edile nell’ambito del Superbonus 110% e delle detrazioni in generale. Stiamo parlando del Comitato di monitoraggio introdotto dal Ministero del Lavoro e costituito lo scorso 15 Aprile.
Il compito del Comitato è quello di definire un sistema di verifica della congruità dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione dei lavori edili pubblici e privati.
Le specifiche sono state definite dal D.m. n.143 dello scorso 25 giugno e vanno ad attuare l’accordo collettivo siglato dalle principali organizzazioni del settore e la relativa tabella di congruità.
La verifica della congruità si applica ai lavori edili iniziati dal 1° novembre 2021 e permetterà di individuare anche eventuali interventi integrativi o correttivi rilevati. Sono esclusi dalla verifica i lavori privati con un valore inferiore ai 70mila euro. Inoltre non si applicano alle ricostruzioni post sisma. A far parte del comitato sono i rappresentati delle amministrazioni coinvolte e delle parti sociali del settore.
I controlli al settore edile ed alle detrazioni fiscali
Il Comitato di Monitoraggio è solo l’ultimo step aggiunto alla farraginosa macchina dei controlli al settore edile soprattuto legati alle detrazioni fiscali che ha ormai messo alle strette il comparto.
Prima di vedere la luce il progetto deve passare sotto lo scanner dell’ENEA, dell’Agenzia delle Entrate, degli Sportelli Comunali ed infine del nuovo comitato.
Ricordiamo che ad ENEA ed al Fisco spetta rispettivamente il compito di vigilare sulle asseverazioni delle spese e di monitorare il sistema delle cessioni del credito per l’accesso alle detrazioni. La corrispondenza del titolo edilizio ed i contenuti della famosa CILAS spetta invece ai vari Sportello Unico Edilizia dei comuni.
Purtroppo non sempre il tentativo di contrastare le frodi è stato condotto per il giusto sentiero. Le denunce del Fisco sui lavori ceduti, ma mai realizzati hanno sicuramente innescato la miccio. Purtroppo ciò che lamentano da tempo gli operatori delle costruzioni, è il controllo a monte quello che manca. Ovvero impedire che imprese edili senza alcune esperienza o peggio, competenza, nascano incondizionatamente, mettendo a rischio il lavoro di coloro che invece operano nella legalità.