Il Dl Anti-frode ha esteso l’obbligo del visto di conformità e l’asseverazione delle spese
(Rinnovabili.it) – Un allarme rosso non da poco quello lanciato ieri da Ance, che sottolinea la mancanza di un riferimento ai prezzari DEI aggiornati per l’asseverazione delle spese, contenuta nella recente circolare n.16/E dell’Agenzia delle Entrate.
Leggendo la circolare manca effettivamente un riferimento esplicito ai prezzari Dei per attestare la congruità delle spese per i bonus edilizi diversi dall’ecobonus anche al 110%.
“Se così fosse, sarebbe una grave lacuna che rischia di gettare ancora una volta i contribuenti e le imprese nel caos, con il rischio di bloccare o ritardare gli interventi”, ha commentato il Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, che chiede “un chiarimento immediato e un riferimento esplicito agli unici prezzari aggiornati attualmente disponibili sul mercato”.
Una circolare ricca di confusione
La circolare n.16/E dell’AdE è servita a spiegare come applicare nel dettaglio le misure introdotte dal recente Decreto Anti-frodi 157/2021. Nello specifico, il Dl anti-frodi, introduce nuovi obblighi circa l’applicazione del visto di conformità e dell’asseverazione dei costi sostenuti sia per il Superbonus che per i bonus cosiddetti ordinari.
Il problema sorge proprio in quest’ultimo punto, si legge nella circolare:
“Per stabilire la congruità delle spese che devono essere asseverate dal tecnico abilitato, occorre fare riferimento non solo ai prezzari individuati dal predetto decreto ministeriale (Dm 6 agosto 2020 ), ma anche ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, da un emanando decreto del Ministro della transizione ecologica”.
La circolare prosegue sostenendo che “nelle more dell’adozione dei predetti decreti, la congruità delle spese è determinata facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi”.
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Peccato che molte Regioni o Comuni non aggiornino annualmente i propri prezzari, generando quindi una disparità territoriale, solitamente colmata dai prezzari DEI appunto.
Rischio blocco cantieri
Va ricordato che Ance è da sempre in prima linea nel chiedere l’introduzione di prezzari di riferimento per tutti i bonus edilizi, per tutelare cittadini e Stato dal rischio frodi e evitare speculazioni.
“Stupisce quindi che in una circolare così importante e chiarificatrice sulle modalità operative dell’entrata in vigore delle norme antifrode sia saltato il riferimento ai prezzari Dei”, aggiunge Buia.
Omettere un dettaglio di questo tipo potrebbe portare ad aumentare la confusione normativa e rallentare ulteriormente i lavori dopo i problemi verificatisi la scorsa settimana con la retroattività delle nuove norme sull’asseverazione.
Serve, dunque, “un chiarimento immediato sulla possibilità di utilizzo dei prezzari Dei, permettendo così a imprese e cittadini di riprendere la pianificazione degli interventi edilizi con strumenti adeguati”.