Una perfetta unione tra valore sociale e biofilia quella dell’architettura partecipata del Nunavut Inuit Heritage Centre, che valorizza la cultura Inuit e si fonde nella collina
L’edifico sarà completato entro il 2027
(Rinnovabili.it) – Lo studio internazionale Dorte Mandrup è la vincitrice del concorso internazionale per la progettazione del nuovo Inuit Heritage Centre a Nunavut in Canada. Un esempio di architettura partecipata ed integrazione sociale di grande pregio, che avrà il compito di promuovere una maggiore consapevolezza ed integrazione della cultura Inuit. Accanto al valore sociale, l’architettura è anche un perfetto esempio di progettazione in simbiosi con il magnifico paesaggio circostante.
Ispirato ai cumuli di neve
L’idea di Dorte Mandrup per il Nunavut Inuit Heritage Centre prende ispirazione dai cumuli di neve scolpiti dal vento. Una soluzione utilizzata per secoli dagli Inuit per orientarsi naturalmente osservando la disposizione del cumulo di neve e di conseguenza del vento prevalente. Le forme curve della struttura sono scavate nella collina rocciosa seguendo la topografia del paesaggio. “Ciò che l’edificio toglie alla terra, lo restituisce”, sottolinea Dorte Mandrup. Il tetto si fonde con la collina lasciandosi ricoprire da roccia e torba per non creare un elemento di discontinuità. Ma questa soluzione servirà anche a proteggere il nuovo Nunavut Inuit Heritage Centre dalle intemperie e dal rigido clima canadese, riducendo il fabbisogno energetico della struttura.
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Una fessura aperta nella collina crea uno spazio illuminato a giorno per le attività e gli incontri del centro, mentre nel cuore dell’edificio ci sarà spazio anche per una caffetteria, un’area officina, un laboratorio di conservazione, un negozio, un asilo nido, un ostello e uffici e si collegherà a un’ampia area all’aperto dove potranno svolgersi pratiche tradizionali come l’intaglio, la costruzione di kayak, la fabbricazione di utensili e la raccolta di frutti di bosco.
Acciaio, cemento e legno lamellare saranno i materiali utilizzati per la costruzione del Centro, che sfrutterà un’ottima coibentazione dell’involucro per ridurre il consumo di energia. Ad alimentare questo esempio unico di Architettura partecipata penserà l’energia pulita dell’impianto solare, coadiuvata da un generatore di emergenza.
L’architettura partecipata che protegge la cultura
Atteso per molto tempo, il centro Inuit di Nunavut sosterrà la guarigione culturale e la riconciliazione tra Inuit e non Inuit offrendo anche un luogo dove preservare le tradizioni tramandandole nel tempo.
“Il Nunavut Inuit Heritage Centre è un progetto straordinario di cui siamo molto orgogliosi e onorati di essere stati selezionati per farne parte. Lavorare in questo contesto richiede estrema sensibilità e considerazione del paesaggio e del suo significato culturale. La comunità ha lavorato instancabilmente per molto tempo per creare un luogo in cui gli Inuit possano raccogliere un patrimonio prezioso e condividere conoscenze uniche e specializzate che rimangono indispensabili per le generazioni future e rischiano seriamente di scomparire. Non vediamo l’ora di ascoltare, imparare ed essere l’anello di congiunzione tra pensiero e forma”, afferma la fondatrice e direttrice creativa Dorte Mandrup.
Il progetto dell’Nunavut Inuit Heritage Center è stato creato in collaborazione con Guy Architects, LEES+Associates, Adjeleian Allen Rubeli, EXP, Pageau Morel, Altus Group e i consulenti indigeni Kirt Ejesiak e Alexander Flaherty e dovrebbe essere completato nel 2027.