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Architettura biofilica: l’ufficio del futuro firmato Kengo Kuma

Architettura biofilica
Welcome feeling at work Progetto e rendering di @kkaa_official

Il progetto di architettura biofilica sarà ultimato entro il 2024

(Rinnovabili.it) – Sono iniziati da pochi mesi i lavori per l’atteso “Welcome, feeling at work”, il complesso firmato Kengo Kuma che trasforma l’ufficio in in un esempio di architettura biofilica.

Voluto da Europa Risorse e Pine Bridge Benson Elliot, il progetto sorgerà accanto al Parco Lambro al posto dell’ex area Rizzoli.

Lo scopo di Welcome è proprio quello di ridisegnare il rapporto tra natura e luoghi di lavoro, eliminando il confine che separa questi due mondi per migliorare la qualità della vita delle persone.

I risultati ambiziosi saranno raggiunti anche grazie al contributo dello scienziato botanico internazionale Stefano Mancuso.

Se le città occupano solo il 2 % delle terre emerse ma producono il 70% delle emissioni nocive globali, è chiaro che il problema da risolvere è macroscopico.

Il nuovo complesso proverà quindi ad abbattere i canoni tradizionali, portando la natura stessa all’interno del progetto.

Emissioni zero e massima efficienza

Il progetto di Kengo Kuma sarà ad emissioni zero e ad energia rinnovabile. I materiali impiegati saranno prevalentemente naturali, scegliendo per le architetture fuori terra una combinazione di acciaio e legno. Il sistema di raffrescamento e riscaldamento combinato ai pannelli solari, consentirà agli edifici di raggiungere la massima sostenibilità ed il massimo impiego di risorse rinnovabili.

Un sistema per il recupero delle acque meteoriche servirà ad irrigare i numerosi giardini, limitando i consumi.

Sono già numerose le certificazioni per le quali si sta impegnando questo progetto di architettura biofilica, tra le altre la certificazione LEED Platinuma, e Platinum Well per il benessere interno.

Grande attenzione anche all’economia circolare ed al principio del Credle to Credle, soprattutto nella scelta dei materiali da costruzione. L’intera filiera dalla produzione alla dismissione sarà parte del progetto, eliminando il più possibile il problema dei rifiuto da cantiere.

Il corridoio verde che collega l’architettura biofilica

Kengo Kuma è il maestro indiscusso dell’architettura organica. Welcome, feeling at work non poteva discostarsi da questa idea. Ben 50mila mq saranno distribuiti in sei volumi fuori terra intrecciati tra loro per guadagnare la massima illuminazione naturale possibile.

Ci saranno piazze, colline, corti aperte, terrazzamenti e spazi di lavoro pubblici immersi nel verde. L’interno si estenderà all’esterno e la presenza della biodiversità faciliterà il rinverdimento della città.

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La parola biofilia significa “amore per la vita”. La sua trasposizione nell’architettura non può che includere la natura ed il verde, rivoluzionando la concezione degli spazi ai quali siamo abituati. Non c’è più un dentro ed un fuori, ma una completa connessione tra natura ed essere umano.

Gli uffici biofilici di Kuma per Milano saranno perciò un valido esempio di architettura organica, senza però trascurare l’essenziale aspetto dell’innovazione tecnologica. Per gestire la compresenza tra uomo e natura è indispensabile tenre sotto controllo i livelli igrotermici e la temperatura ad esempio. Limitare gli sprechi idrici per permettere l’irrigazione del verde esterno. Massimizzare l’isolamento termico degli edifici senza rinunciare all’illuminazione naturale indispensabile per innescare il processo di fotosintesi ed assicurare la sopravvivenza delle essenze vegetali.

Insomma Welcome feeling at work si preannuncia essere un esempio vrtuoso dell’architettura del futuro. Bisognerà attendere il 2024, data di completamento, per scoprire se l’obiettivo è stato raggiunto.

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