Rinnovabili

Anche l’urina diventa importante nel futuro Campus Empa ed Eawag in Svizzera

EMPA_Eingang – SAM Architekten – Filippo Bolognese Images

(Rinnovabili.it) –  Procede a passo spedito la costruzione del nuovo Campus Empa ed Eawag di Dübendorf destinato sin da ora a diventare uno spazio innovativo e ricco di best practice per l’architettura sostenibile ed intelligente. 

Dal titolo eloquente “Co-operate”, il Campus sarà la soluzione perfetta per applicare alla realtà le innumerevoli ricerche condotte dai due Istituti svizzeri. 

Se tutto andrà per il meglio, i nuovi spazi saranno ultimati entro la metà del 2024. 

Innovazione allo stato puro

Delle dieci proposte ricevute in occasione del concorso, è il progetto di SAM Architekten e Andreas Geser Landschaftsarchitekten ad aver ottenuto il maggior numero di voti. Tutti gli edifici, sia di nuova costruzione che ristrutturazioni di laboratori preesistenti, avranno come obiettivo la massima efficienza energetica, dai tetti verdi fino a 100 metri di profondità, dove termineranno le sonde geotermiche connesse ad un sistema sperimentale di accumulo di energia stagionale. L’impianto durante l’estate recupererà il calore disperso dagli apparecchi di refrigerazione, dai sistemi di ventilazione e dalla apparecchiature del laboratorio, per immagazzinarlo e reimpiegarlo in inverno o per la produzione di acqua calda sanitaria. 

L’obiettivo è la riduzione delle emissioni di CO2 dagli edifici del campus, ma soprattutto l’implementazione di nuove tecnologie per l’edilizia sostenibile. 

Anche la struttura portante dei padiglioni mostrerà soluzioni innovative impiegando un sofisticato sistema costruttivo ibrido cemento legno, che riduce di un terzo l’impiego del caslestruzzo. 

L’immancabile impianto fotovoltaico, l’asfalto prodotto con materiale riciclato all’80%, l’implementazione delle aree verdi per l’ombreggiamento e la riduzione delle isole di calore, saranno tutti elementi aggiuntivi del futuro campus Empa.

L’economia circolare dell’Empa valorizza anche l’Urina

Non solo acciaio, cemento e legno sono materiali riciclabili, ma anche le “materie prime” umane. Nel caso del nuovo campus Empa ed Eawag, sarà l’urina recuperata dai bagni, a diventare l’elemento principe della fertilizzazione. Tutti i servizi igienici dell’edificio centrale saranno WC NoMix, sviluppati negli ultimi anni dai ricercatori Eawag. All’apparenza sembrano normali toilette, in realtà il sistema è in grado di separare l’urina umana dalle acque nere. Il materiale raccolto viene prima stabilizzato nei sotterranei dell’edificio NEST (altro gioiello di innovazione), per poi passare attraverso un filtro a carbone attivo che rimuove eventuali scorie o residuei di droga e materiali contaminanti. Il componente residuo diveenta fertilizzante chiamato “Aurin” commercializzato dallo spin-off di Eawag Vuna. 1000 litri di urina permettono di produrre 100 litri di fertilizzante, per altro approvato dal 2018 quale nutriente per piante commestibili. 

Un occhio di riguardo alle trasformazioni della mobilità

Ovviamente anche la mobilità sostenibili sarà importante per il nuovo campus Empa ed Eawag. I parcheggi per le auto singole private saranno progressivamente ridotti, aumentando invece i supporti per la ricarica dei veicoli elettrici o il trasporto condiviso. La struttura stessa del parcheggio si presterà alle trasformazioni del prossimo futuro, massimizzando la flessibilità al punto da rendere possibile lo smontaggio e la riconfigurazione degli spazi a favore di nuovi laboratori. 

Exit mobile version