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Anche la Cina all’Expo 2015

Salgono a 55 le adesioni al futuro evento mondiale milanese. E con le adesioni crescono anche le aspettative rivolte al successo dell'evento anche sul piano della sostenibilità.

(Rinnovabili.it) – Sono oggi 55 le adesioni mondiali all’Expo 2015 di Milano. Dopo la visita ed i complimenti del segretario generale Bie, Vicente Loscertales e poche settimane prima dell’International Participants Meeting, arriva anche l’adesione della Cina all’importante evento. Con questo gesto, il presidente del Consiglio Nazionale per la Promozione del Commercio della Repubblica Popolare di Cina (Ccpit), Wan Jifei, intende comunicare al mondo la nuova linea del suo Paese, orientata a 360 gradi verso le sfide ed i successi conseguiti dalla Cina nel campo della sostenibilità per lo sviluppo agroalimentare e per l’energia. Il tema dell’Expo 2015 è infatti “‘Feeding the planet, Energy for life”, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” , un tema cruciale in un momento storico di forti cambiamenti. Per la sua cultura millenaria ed il suo importante ruolo a livello economico mondiale, la Cina sarà una importante protagonista durante e dopo l’evento. E se durante l’Expo di Shanghai il paese asiatico si è trovato a confrontarsi, in casa, con 70 milioni di visitatori, a Milano avrà l’opportunità di confrontarsi con un pubblico attento agli sviluppi di questa giovane potenza economica. Sempre più al centro dell’attenzione per le tematiche riguardanti le tecnologie legate a fonti rinnovabili ed alla sostenibilità, l’Expo 2015, sarà una vetrina perfetta per mostrare al mondo giovani risorse di un vecchio paese.

L’Expo milanese intanto prosegue le realizzazioni delle opere messe in cantiere e costate quasi 20 miliardi di euro, proiettandosi già verso il futuro delle aree nel dopo-evento. Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ed il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sono concordi nell’avanzare l’ipotesi che, ad evento terminato, il 56% degli spazi già vincolati e destinati a parco potrebbero accogliere una nuova “Città della Comunicazione”, lasciando al tema dell’efficienza energetica il capitolo più importante.