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Abitare sulla Luna diventa realtà: la DARPA si affida alla stampa 3D di ICON

abitare sulla luna
Project Olympus – credits_ BIG e ICON

L’azienda ICON, leader nella robotica e nella stampa 3D, avrà il compito di sviluppare l’architettura lunare

(Rinnovabili.it) – Fino a pochi anni fa abitare sulla Luna sembrava più un’utopia che un progetto fattibile, eppure nell’ultimo decennio la tecnologia ha spinto sull’acceleratore, tanto da trasformare in realtà quello che prima era solo un sogno. Oggi si parla addirittura di infrastrutture lunari in grado di accogliere, non solo ricercatori ed astronauti, ma un potenziale pubblico di turisti spaziali.

Ecco perchè anche DARPA, la Defense Advanced Research Projects Agency degli Stati Uniti, ha deciso di investire a favore di un progresso tecnologico finalizzato a promuovere una vera e propria economia lunare. L’aspetto costruttivo del progetto, chiamato LunA-10, è stato affidato da ICON, azienda leader nella tecnologia robotica per la stampa 3D.

L’obiettivo di LunA-10

LunA-10 permetterà di riunire un gruppo di aziende del settore spaziale e non solo, per gettare le basi di una fiorente economia lunare. Nei prossimi sette mesi, ICON avrà quindi il compito di stilare un piano di sviluppo per un sistema costruttivo che ci permette di lavorare e abitare sulla Luna. “È stimolante vedere la DARPA fare ciò che sa fare meglio: muoversi rapidamente su problemi difficili e catalizzare l’innovazione commerciale per il bene del paese e dell’umanità,” ha affermato il co-fondatore e CEO di ICON Jason Ballard. “ICON è onorata di essere stata selezionata come parte dello studio LunA-10 per accelerare la vitalità economica sulla Luna.”

Essendo tra i principali inventori e diffusori delle molteplici tecnologie che oggi dominano il nostro mondo, il coinvolgimento della divisione DARPA fa comprendere l’incredibile potenziale che ci si aspetta dal “settore immobiliare” lunare, spostando l’attenzione dalla teoria alla pratica grazie alle innumerevoli possibilità nelle mani dell’agenzia americana.

La visione di ICON di costruire su altri mondi, necessita di molteplici altri input esterni provenienti ad esempio dai fornitori di tecnologia, piuttosto che da sviluppatori di soluzioni di approvvigionamento energetico, o ancora di esperti di comunicazione e mobilità. Il progetto LunA-10 servirà a riunire le competenze.

Verso un punto di svolta

“Nei prossimi 10 anni si verificherà un grande cambiamento di paradigma per l’economia lunare”, ha affermato il dottor Michael “Orbit” Nayak, responsabile del programma presso l’Ufficio di tecnologia strategica della DARPA. “Per arrivare a un punto di svolta più velocemente, LunA-10 mira unicamente a identificare soluzioni che possano abilitare sistemi lunari multi-missione – immagina una centrale elettrica wireless che possa anche fornire comunicazioni e navigazione nel suo raggio. 

Per 65 anni, – ha proseguito Nayak – DARPA è stata pioniera e ha ridotto i rischi di tecnologie vitali per il progresso spaziale civile: dalla tecnologia missilistica del Saturn V che ha portato gli esseri umani sulla Luna per la prima volta, alla recente partnership DARPA-NASA per consentire viaggi spaziali più rapidi verso la Luna e oltre con un motore a razzo termico nucleare. LunA-10 porta avanti questa ricca eredità identificando e accelerando le tecnologie chiave che potrebbero essere utilizzate dal governo e dall’industria spaziale commerciale e, in definitiva, per catalizzare la vivacità economica sulla Luna”.

Costruire per abitare sulla Luna

Solo poche settimane fa, la NASA ha avviato parallelamente un progetto di ricerca con la Louisiana State University, finalizzato alla produzione di un cemento stampato in 3D che non richieda acqua, ma unicamente materiale lunare o marziano. ICON non è nuova a questo genere di progetti avendo ricevuto, negli scorsi anni, diversi finanziamenti nell’ambito dei progetti Project Olympus e Mars Dune Alpha per sviluppare un’architettura lunare prodotta attraverso la stampa 3D di edifici progettati in collaborazione con lo studio di Bjarke Ingels Group (BIG).

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