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Riqualificazione ed efficienza le parole chiave del nuovo Piano Casa lombardo

(Rinnovabili.it) – Via libera della Giunta Regionale al nuovo Progetto di legge per la valorizzazione, il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio, il Piano Casa della Regione Lombardia. Approvato su proposta del presidente della Regione Roberto Formigoni di concerto con gli Assessori al Territorio e all’Urbanistica, Assessori della Casa e dell’Ambiente, delle Energie e delle Reti, la Proposta di Legge passerà ora al vaglio della Consiglio Regionale.

Il nuovo Piano Casa 2011 risulta in linea con gli indirizzi del consumo del suolo e del recupero dell’esistente, puntando alla riqualificazione delle aree degradate, come previsto dalla legge 12 del 2005 ed in un’ottica coerente con il miglioramento dell’efficienza energetica delle abitazioni e della diffusione delle fonti di energia rinnovabili. La Proposta di Legge così come è stata elaborato, vorrebbe essere d’aiuto al rilancio delle riqualificazioni urbanistiche e edilizie, risparmiando suolo e semplificando le norme per il recupero e gli ampliamenti, come gli interventi sui sottotetti e le autorimesse interrate, per favorire i cittadini e le imprese. Confermato il ruolo-forza del Comune nell’attuazione e nella regolamentazione degli interventi puntuali e legati al governo del territorio, confermando anche la possibilità della “sostituzione edilizia”, già prevista dalla legge 13 del 2009, che vede la possibilità di un aumento volumetrico per le demolizioni con ricostruzione fino al 35%.

Da sottolineare una prima attuazione del Decreto  legislativo 28 del 2011 per favorire l’uso delle fonti rinnovabili nell’edilizia ed incrementare l’efficienza energetica degli edifici, prevedendo come incentivo, una premialità volumetrica aggiuntiva, come già previsto dal Piano Casa. Per i cittadini che decideranno di riqualificare la propria abitazione migliorandone le qualità energetiche ed applicando soluzioni tecnologiche innovative, il bonus volumetrico potrebbe raddoppiarsi rispetto alla normativa regionale, passando dal 5% al 10%. Numerosi anche gli articoli legati al recupero del tessuto edilizio in tutte le sue forme e le incentivazioni per favorire l’housing sociale.

Confidando in nella capacità critica delle differenti Amministrazioni Comunali ci auguriamo che il futuro Piano Casa non si trasformi un una forma legalizzata di “deregulation”.

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