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Farmduepunto ZERO, fattorie verticali Made in Italy

Le fattorie verticali di Atelier Acciarito hanno l'obiettivo zero rifiuti, emissioni e distanza. L'innovazione italiana contro il cambiamento climatico

Farmduepunto ZERO, la fattoria verticale Made in Italy

(Rinnovabili.it) – Da Giulianello parte la sfida dei fratelli Emanuel e Alessio Acciarito, che da cinque anni lavorano sulla creazione di fattorie verticali  per creare mercati a km 0 con prodotti di qualità in contesti urbani e metropolitani.

 

“La nostra scommessa è continuare un’esperienza di ricerca come questa, guardando oltre quella immagine di apparente utopia per divulgare, condividere e contribuire a far crescere un sano confronto costruttivo e realistico sul tema dell’agricoltura verticale, partendo proprio dal nostro territorio pontino”, ha dichiarato Emanuel Acciarito.

 

E’ dai banchi dell’università che i due fratelli portano avanti questa missione, perché le fattorie verticali – come ci ha dimostrato da poco l’ENEA – possono diventare un’eccellenza italiana. Zero pesticidi, emissioni, energia, rifiuti e distanza nel progetto di Atelier Creativo Acciarito, che vuole portare l’agricoltura biologica, sostenibile e tecnologica nei centri cittadini.

Le fattorie verticali sono costruzioni proiettate verso il futuro che vogliono risolvere problemi come il surriscaldamento globale ed il sovraffollamento del pianeta perché: “dobbiamo abituare la società di oggi, a guardare i nuovi progetti, con gli occhi dei figli del nostro domani”, sostengono dallo studio.

La ricerca dei fratelli Acciarito vuole portare nell’ambiente urbano fattorie verticali pensate come grattacieli polifunzionali dalle mille sfaccettature, che coniughino l’architettura sostenibile e l’alimentazione sana.

 

“Nello sviluppare il prototipo del mio progetto ho pensato di concentrarmi su un concept che fosse forte a livello visivo, consistente nel portare in grande scala l’idea della pannocchia che ha il suo chicco come elemento principale del concept dell’intero progetto perché è il chicco che diventa la cellula abitativa autosufficiente di tutta la mia idea. Questo perché i progetti di questa nostra ricerca sono pensati per essere nel corso del tempo, seguendo l’evoluzione della tecnologia, degli edifici che possono subire delle metamorfosi”, ha raccontato Emanuel Acciarito a Kilometro Zero.