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Ancora lei, Zaha Hadid vince il premio per i grattacieli sostenibili

Zaha Hadid ha vinto lo Emporis Skyscraper Award 2014 con i grattacieli sostenibili immaginati come "montagne intrecciate" che sono diventati un punto di riferimento a Pechino

Ancora lei, Zaha Hadid vince il premio per i grattacieli sostenibili

 

(Rinnovabili.it) – Anche stavolta a trionfare è Zaha Hadid, l’architetto iracheno che ogni volta ipnotizza la giuria dei concorsi di architettura con forme sinuose e materiali raffinati. In questo caso il suo studio si è aggiudicato il premio per grattacieli sostenibili Emporis Skyscraper Award 2014, con il progetto Wangjing SOHO a Pechino.

La regina dell’architettura ha progettato tre grattacieli sostenibili dalla forma morbida e fluida, che come  tre elementi naturali rendono armonioso ed affascinante il contesto. Gli edifici alti 118, 127 e 200 metri, completati ormai da un anno, sono diventati un punto di riferimento per il contesto cittadino di Pechino, integrandosi e caratterizzando l’ambiente.

 

Ancora lei, Zaha Hadid vince il premio per i grattacieli sostenibili

 

Le caratteristiche dei grattacieli sostenibili di Zaha Hadid a Pechino

Le tre “montagne intrecciate” sono ad uso misto e sono circondate da un grande parco pubblico di 60.000 metri quadrati. Il disegno delle forme sinuose è stato studiato per favorire l’illuminazione naturale degli interni mentre l’involucro intelligente assicura le migliori prestazioni isolanti.

La sistemazione della zona incentiva i dipendenti degli spazi commerciali e chi lavora negli uffici a raggiungere i grattacieli in bicicletta, infatti nell’area sono stati posizionati parcheggi appositi e all’ingresso ci sono spogliatoi e docce per rinfrescarsi dopo la pedalata. Per chi scegliesse invece di arrivare al complesso con una macchina elettrica ci sono colonnine per ricaricarla durante la sosta.

Grazie alle strategie bioclimatiche, agli impianti innovativi e all’attenzione all’involucro è stato stimato che i tre grattacieli sostenibili permettono un risparmio idrico del 42% rispetto agli standard ASHRAE ed energetico del 12,8%. La concentrazione di composti organici volatili, uno degli aspetti più allarmanti della città cinese, viene abbattuta da filtri ad alta efficienza che negli ambienti interni permettono di respirare un’aria del 30% più pulita dello standard.

 

Gli altri vincitori del premio

Il secondo posto è andato all’architetto italiano Stefano Boeri, che col suo Bosco Verticale aiuta a riportare verde e biodiversità nel contesto milanese mentre sul terzo gradino del podio si è piazzato il grattacielo green  francese Tour D2, progettato dall’Agence d’Architecture Anthony Béchu per Courbevoie.

 

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