Rinnovabili • Vermiponics: idroponica e lombrichi

Vermiponics: quando i lombrichi aiutano la coltivazione idroponica

Il sistema Vermiponics combina le potenzialità della coltivazione idroponica con la naturale capacità dei lombrichi di produrre humus, generando il concime ideale per le piante

1 Vermiponics acquaponica e idroponica(Rinnovabili.it) – Esistono varie soluzioni per la coltivazione fai-da-te di piccoli orti o serre direttamente nella propria casa anche senza avere a disposizione un giardino, tra queste le più efficienti sono sicuramente la coltivazione idroponica, acquaponica e, anche se meno diffusa, la strategia del vermiponics.

 

La coltivazione idroponica è un sistema che permette di fornire agli ortaggi o alle piante coltivate il nutrimento necessario alla loro crescita senza dover ricorrere direttamente al suolo, ma sostituendo al terreno uno strato inerte arricchito,  attraverso il sistema d’irrigazione, con le sostanze nutritive di cui la pianta ha bisogno.

 

2 Vermiponics acquaponica e idroponica

Nel sistema acquaponico la sostanza nutritiva è invece prodotta dall’allevamento di alcune particolari specie ittiche come le trote, pesci gatto, tilapie o carpe che, attraverso gli scarti da loro prodotti, trasformano l’acqua in un fertilizzante naturale  per la crescita delle piante.

 

Ma se in questo particolare processo, i pesci venissero sostituiti dai vermi? In realtà la coltivazione vermiponics si avvale dell’aiuto dei lombrichi che, dopo essersi nutriti degli scarti alimentari, rilasciano humus fertile, un concime perfetto per trattare l’acqua che servirà per le piante.

Dalle tecniche più domestiche fino alle produzioni più “industrializzate”, le colture idroponica, acquaponica e vermiponics  si sono sviluppate nelle più svariate soluzioni, arrivando addirittura a trasformarsi nella principale strategia produttiva di un’intera fabbrica.

 

 

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.