(Rinnovabili.it) – Ennesima azione legale intentata contro l’archistar Santiago Calatrava che questa volta dovrà vedersela con Valencia, la sua città natale.
La polemica è sorta in merito al distaccamento di alcune sezioni del tetto di Palau de les Arts Reina Sofia, l’incredibile teatro dell’opera realizzato per la Ciudad de Las Artes y la Ciencia, fiore all’occhiello per la spettacolarità delle architetture, ma aspramente criticato sin dall’inizio dei lavori 8 anni fa.
Il problema si sarebbe presentato a seguito di forti venti che avrebbero fatto staccare dalla facciata e dalla copertura diverse parti del mosaico in piastrelle bianche, o trencadis, che riveste le due sezioni a vela dell’opera di Calatrava e che già qualche anno fa aveva mostrato segni di cedimento, rivelando alcune preoccupanti crepe sulla facciata.
Il teatro è una delle sette opere che compongono la Ciudad de las Artes e sin dalla sua costruzione è stato accusato di aver prosciugato i finanziamenti a disposizione della città, costringendo gli amministratori a ripetute manutenzioni dell’opera di Calatrava a causa di cedimenti della struttura.
Le forme inizialmente affascinanti impresse dall’archistar spagnola alle sue architetture che ne hanno identificato la firma, si sono ben preso rivelate molto più formali che funzionali, aprendo la strada a polemiche più che fondate.
L’architetto Clatrava è tristemente famoso anche nel nostro Paese a causa del ponte sul Canal Grande a Venezia, costato una cifra spropositata alla città e che sta richiedendo un budget tre volte superiore per la messa in sicurezza di questa struttura, tanto contemporanea quanto pericolosa per la sicurezza dei pedoni che tentano di attraversarla.
Le numerose problematiche delle opere dell’architetto Calatrava sembrano essere solo la punta dell’iceberg di numerosi problemi ed errori strutturali che hanno riguardato le archistar internazionali negli ultimi anni, dove l’aspetto estetico sembra ancora prevalere sulle reali problematiche e funzionalità degli edifici.