La combinazione tra caldaia a condensazione e riscaldamento a pavimento è la soluzione migliore?
(Rinnovabili.it) – Negli ultimi anni sono state apportate modifiche importanti in tema di riscaldamento domestico. Già dal 2015 una direttiva europea denominata Ecodesign ha imposto limitazioni sull’uso e sulla produzione della caldaia di vecchia generazione. Al fine di smaltire le scorte, potranno essere ancora acquistate e utilizzate le caldaie prodotte entro novembre 2015, ma da questa data non è stato più possibile produrle. Questo tipo di caldaie (GPL, con bruciatore, atmosferiche o ad aria soffiata) vanno in pensione e lasciano il passo alle caldaie di ultima generazione che apportano notevoli vantaggi garantendo un impatto ambientale favorevole alla tutela dell’ecosistema.
Stiamo parlando della caldaia a condensazione, che è la soluzione ideale per ottenere dal riscaldamento domestico efficienza e risparmio. Utilizzando una tecnologia performante e avanzata, questa caldaia recupera una parte del calore contenuto nei gas di scarico e lo trasforma in vapore acqueo. Così, il combustibile viene sfruttato garantendo un rendimento maggiore rispetto ai vecchi sistemi.
In una caldaia tradizionale, infatti, i gas vengono espulsi a 110° C; mentre, la caldaia di nuova generazione è progettata con un sistema che prima di espellere i gas, li lascia passare attraverso uno scambiatore di calore che riesce a condensare il vapore acqueo, permettendo il trasferimento del calore latente di condensazione all’acqua del circuito primario. In questo modo, i gas di scarico raccolti vengono espulsi a 40° C e il calore che altrimenti andrebbe disperso viene immediatamente recuperato. Una caldaia a condensazione riesce dunque a garantire un consumo di combustibile inferiore rispetto ad una caldaia tradizionale, con il risultato di una quota di energia recuperabile che si aggira intorno al 16%.
La caldaia a condensazione garantisce molti vantaggi tra cui l’efficienza che, rispetto ai sistemi tradizionali, è superiore fino al 30%; la sicurezza dovuta al fatto che sono a tenuta stagna e che scaricano i gas all’esterno, non permettendo nessun tipo di contaminazione dell’ambiente interno, grazie a fori praticati nella parete durate la sua installazione; e il risparmio che non riguarda solo i consumi, tradotti in un totale delle bollette di gran lunga inferiore rispetto a prima, ma anche l’acquisto che viene incentivato da agevolazioni fiscali, garantite a coloro che decidono di installare le nuove caldaie nelle proprie abitazioni. Si tratta dell’ecobonus, un rimborso che il fisco garantisce a coloro che svolgono lavori in un’ottica ecosostenibile. Il massimale garantito per le caldaie arriva fino a 30.000 euro.
Spesso, insieme alla decisione di installare una nuova caldaia, si presenta la scelta della soluzione migliore per garantire un calore uniforme nell’abitazione. Sempre più diffusa è la proposta da parte di architetti e ingegneri del riscaldamento a pavimento che si può progettare sia in un’abitazione di nuova costruzione, sia in una ristrutturazione di una casa già esistente, purché la coibentazione del solaio sia fatta bene, per evitare dispersione di calore. È possibile collegare una caldaia a condensazione con il riscaldamento a pavimento perché per i tubi previsti per questo impianto, come già accennato prima, è sufficiente una temperatura tra i 30° e i 40°. Questo sistema, inoltre non è vincolato al tipo di pavimento che c’è o che si vuole scegliere di posare; infatti il calore trasmesso da questo sistema non impatta in nessun modo con i materiali sotto i quali si diffonde, né, da parte loro, i materiali influiscono sul rendimento termico delle tubazioni. Questo sistema utilizza i pannelli radianti, tubazioni attraverso le quali circola l’acqua che riesce a distribuire il calore dal basso verso l’alto, garantendo una uniformità di diffusione in tutti gli ambienti. Attraverso la combinazione dei due sistemi si riesce a ottenere un rendimento termico molto performante e un considerevole risparmio energetico.
Se state pensando di optare per questa soluzione nella vostra abitazione, vediamo insieme quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi di questo sistema.
I vantaggi:
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Il calore diffuso dal riscaldamento a pavimento permette di avere un calore continuo e uniforme per tutta la casa durante l’arco di tutta la giornata senza nessuna rumorosità fastidiosa;
- non è necessario intervenire spesso con i lavori di manutenzione né ricorrere a interventi tropo invasisi per la sua installazione che può anche avvenire su pavimenti già esistenti;
- garantisce una sensazione di comfort per chi scende dal letto a piedi nudi o per chi, come i bambini, cammina spesso scalzo;
- questo sistema non prevede l’installazione di termosifoni, cosa che permette di recuperare spazio negli ambienti;
- il calore che arriva dal pavimento evita la formazione di polvere che è molto nociva per le allergie e previene anche la formazione di eventuali muffe;
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se collegato a una caldaia a condensazione, l’installazione di un sistema di riscaldamento a pavimento è agevolata dalle detrazioni fiscali che, come anticipato, rientrano nell’ecobonus.
Gli svantaggi:
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Se vi piacciono i tappeti o avete ereditato un tappeto antico di famiglia, il sistema di riscaldamento non ne consente l’uso perché la diffusione del calore verrebbe limitata, con un conseguente spreco di energia;
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una conseguenza del vantaggio dato dal fatto che un impianto di riscaldamento a pavimento lavora a una temperatura di 30-40° è che il tempo per raggiungere e la temperatura desiderata è maggiore rispetto ad un sistema tradizionale.
Se volete una casa che rientri in un più globale progetto di ecosostenibilità, avete i parametri per decidere come procedere.