Coordinato da ENEA, il progetto LIFE MAGIS (Made Green in Italy Scheme) punta alla valorizzazione dei prodotti italiani con le migliori prestazioni ambientali attraverso la nascita di un nuovo marchio green
Made Green in Italy: non solo italiano, ma anche rispettoso di ambiente ed ecosistema
(Rinnovabili.it) – Il potenziale del made in italy – più e più volte confermato dai dati di vendita – potrebbe essere ulteriormente ampliato se, oltre all’area di provenienza, venissero considerate ed indicate anche le modalità attraverso le quali un dato prodotto è realizzato od ottenuto. I benefici riguarderebbero sia l’aspetto economico quello ambientale.
Coordinato da ENEA e co-finanziato dal Programma Ue LIFE per diffondere la valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti (PEF), il progetto LIFE MAGIS (Made Green in Italy Scheme) parte proprio da tale assunto. L’idea, nel dettaglio, è quella di migliorare il profilo ambientale di alcuni prodotti italiani dei settori agroalimentare (in particolare caffè, formaggio, prodotti da forno, gelati e ortofrutta), cosmetico e del pellame attraverso la diffusione del marchio “Made Green in Italy” (MGI), il cui obiettivo finale è appunto quello di “valorizzare i prodotti italiani con le migliori prestazioni ambientali”.
Leggi anche: “Come ridurre l’impronta ambientale delle filiere agroalimentari”
D’altra parte, specialmente nel settore della moda ed in quello agrolimentare – entrambi capisaldi del made in Italy – i concetti di sostenibilità ambientale e rispetto degli ecosistemi appaiono oggi tutt’altro che secondari, anche a livello puramente economico.
Dopo la pubblicazione da parte del Ministero dell’Ambiente di un bando di finanziamento da 400mila euro per l’elaborazione di “Regole di Categoria di Prodotto“ (PCR – Product Category Rules), cioè i documenti che definiscono i principi e i requisiti per la stesura delle dichiarazioni ambientali certificate di una specifica categoria di beni o servizi, il prossimo passo per l’attuazione del progetto riguarderà l’applicazione di tali regole in oltre 21 aziende dei settori coinvolti. Se ne occuperà ENEA, provvedendo poi allo sviluppo di strumenti e di un’apposita banca dati pubblica per favorire l’adesione delle aziende al marchio MGI. Infine, si procederà alla valutazione della percezione del marchio da parte dei consumatori e al potenziamento degli strumenti di comunicazione verso clienti e consumatori finali. “Con l’impegno in questo progetto – ha spiegato Sara Cortesi, ricercatrice ENEA e responsabile scientifico di LIFE MAGIS Made Green in Italy Scheme – ENEA prosegue un percorso già avviato nei progetti PEFMED e LIFE EFFIGE sulla comunicazione dell’impronta ambientale di prodotto, la promozione di una crescita sostenibile e il sostegno alle aziende italiane nella valorizzazione delle produzioni nazionali”.
Leggi anche: “Importazioni alimentari europee responsabili della deforestazione in Paesi tropicali”