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Dalla Valle d’Aosta un concorso di idee sulla dematerializzazione

dematerializzazione
Foto di Goumbik da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Fare più con meno: questo l’obiettivo che si è posta alla Valle d’Aosta aderendo all’edizione 2015 della Settimana Europea di riduzione dei rifiuti. L’evento che si svolgerà dal 21 al 29 novembre prossimo in tutta l’Unione Europea, mira ancora una volta a coinvolgere di tutti gli enti operanti sul territorio a proporre azioni per ridurre i rifiuti a livello locale, accrescendo la consapevolezza sulle possibili strategie di riduzione e sulle politiche europee e nazionali in materia ambientale. In questo contesto l’amministrazione regionale della Valle d’Aosta rinnova la sua partecipazione sposando a pieno il tema di questa settima edizione, ovvero la dematerializzazione. Con il termine si indica tutto quello che, passando attraverso un processo di riduzione o eliminazione dell’uso dei materiali, di sostituzione di un bene con un servizio o della condivisione fra più persone, permette una maggiore efficienza e sostenibilità del sistema.

Al tema l’Assessorato ha risposto con l’organizzazione di un concorso dal titolo Dematerializza le tue idee. Gli obiettivi del concorso consistono principalmente nel contribuire a sviluppare la cultura della dematerializzazione, che ha come finalità quella di dare una nuova vita ad un materiale che altrimenti verrebbe conferito in discarica, e poi stimolare la riflessione sull’importanza del risparmio nell’acquisto di nuovi beni e conseguentemente ridurre la produzione di rifiuti.

“Anche in questa logica, la corretta sostenibilità ambientale si coniuga perfettamente con il recupero, il riciclo, il riuso di un bene che potrà dare un nuovo valore alle cose, senza perderle definitivamente. Sensibilizzare i cittadini sul tema dei rifiuti e sul loro riutilizzo, coniugando il rispetto dell’ambiente all’arte creativa e alla fantasia è un nuovo input che l’Assessorato intende dare nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2015. Un oggetto o un materiale ‘già vissuto’ può dunque ‘rivivere’ attraverso una rielaborazione di forma, colore, assemblaggio, diventando così un altro prodotto, mutato nella sua forma originale e nella sua utilità”.

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