(Rinnovabili.it) – Il futuro del mondo delle costruzioni potrebbe davvero essere dettato dalla stampante 3D. Mentre si moltiplicano le sperimentazioni per la realizzazione di palazzi o addirittura interi villaggi stampati, al californiano Bot Laboratory si studia il modo per ottimizzare questi processi di stampa, rendendoli economici e sempre più rapidi.
L’esperimento si chiama m_Wall ed è stato presentato per la prima volta alla fiera Maker Fair 2014, si tratta a tutti gli effetti di un muro realizzato in materiale plastico dall’incredibile resistenza alle sollecitazioni nonostante l’esiguo spessore.
Poco meno di 7 mm di spessore (6,35 mm) ed una resistenza fino ad oggi imbattuta, per non parlare della semitrasparenza ottenuta utilizzando la quale materia prima di pellet in plastica riciclata.
In poche ore, Euclid Robot 3D, la stampante 3D utilizzata per realizzare m_Wall, è in grado di erigere un muro di circa 2 metri d’altezza con un unico passaggio. Secondo Zachary Schoch, l’ideatore del progetto, questo sistema potrebbe diventare estremamente utile per la realizzazione degli elementi strutturali della costruzione, abbattendo i tempi di consegna e sfruttando nello stesso tempo materiale riciclato (come in questo caso i pellet di plastica) o recuperato da precedenti demolizioni.
“Per ‘stampare’ l’architettura, è necessario individuare metodi meno costosi di quelli solitamente impiegati dalla stampa 3D convenzionale”, afferma Schoch. “Il tempo è denaro e l’architettura stampata in 3D come nel caso di m_Wall è economicamente fattibile grazie ai pellet di plastica”.
La stampante 3D , Euclid Robot è semplicemente connessa ad una piattaforma informatica che fornisce alla macchina gli input necessari per realizzar il progetto, il tutto inserito in un sistema estremamente essenziale e facile da trasportare. Siamo ovviamente agli albori di una tecnologia dalle infinite potenzialità, tuttavia imboccando la giusta direzione i benefici economici, ambientali ed energetici potrebbero diventare davvero numerosi.