E’ il progetto “Urban Skyfarm” un grattacielo a forma di albero che combina idroponica ed energia pulita per liberare la città dal consumo di suolo urbano
(Rinnovabili.it) – Si chiama “Urban Skyfarm” ed è il concept proposto da un team di giovanissimi architetti newyorkesi per assicurare la produzione di cibo a chilometro zero direttamente al centro di tutte le grandi città, riducendo il problema del consumo di suolo urbano.
Mentre in Svezia si realizza la prima vera Vertical Farm interna ad un grattacielo, i progettisti Aprilli Design Studio arrivano fino a Seoul, nella Corea del Sud, immaginando un edificio direttamente ispirato alla natura ed alla forma di un albero, dove incorporare una serie di fattorie idroponiche, giardini botanici, piattaforme di osservazione, mercati coperti, impianti di filtrazione dell’acqua ed una serie di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Nonostante l’insolita forma di Urban Skyfarm abbia sollevato numerose critiche, i progettisti si sono difesi sottolineando i vantaggi di una struttura ad albero, “con un telaio leggero articolato in 4 componenti principali proprio come un albero: le radici, la base di sostegno dell’edificio; il tronco, dove sono collocati gli uffici e gli spazi più protetti a disposizione dei cittadini; i rami, la cera e propria fattoria urbana; e le foglie, simbolicamente sostituite da pannelli fotovoltaici”.
Liberando il terreno dallo sprawl, evitando così inutile consumo di suolo a discapito delle aree vuote, Urban SkyFarm fornisce contemporaneamente cibo a chilometro zero ed energia rinnovabile, utile anche per coprire i consumi elettrici notturni.
Il grattacielo diventerebbe un ecosistema a se stante, utile ai cittadini anche come insolito parco pubblico, per ripararsi dal caldo sole estivo e promuovendo attività sociali collettive.
Urban Skyfarm si è aggiudicato il secondo posto al concorso A’ Design Award Winner, guadagnandosi una menzione speciale anche ai WT Smart City Award 2014.