Tre progetti che integrano l'energia pulita al design urbano, per riqualificare aree inutilizzate della città attraverso strutture sostenibili e utili
(Rinnovabili.it) – Immaginate un futuro non troppo lontano, dove arredo urbano ed energia pulita si uniscono per rivoluzionare (in meglio) le città attraverso la stretta collaborazione di artisti, architetti, scienziati, architetti paesaggisti, ingegneri.
E’ questo lo scopo del Copenhagen-sited land art generator initiative 2014, il concorso che annualmente premia le idee più innovative di design urbano in grado di produrre energia.
“Renewable Energy can be beautiful” recita lo slogan del concorso che quest’anno ha messo sul primo gradino del podio una “Clessidra Solare” ipoteticamente capace di produrre fino a 7.500 MWh, alimentando centinaia di case.
Nel sito scelto quest’anno per i progetti, un ex cantiere navale nel porto di Copenhagen, l’artista argentino Santiago Muros Cortés ha immaginato di inserire due grandi superfici curve contrapposte, di forma simile ad una clessidra.
La superficie superiore è rivestita con specchi ad inseguimento solare che deviano la luce fino ad un riflettore centrale, che a sua volta trasferisce il fascio di luce verso il basso attraversando la superficie inferiore fino ad un sistema di accumulo solare che l’energia pulita.
“Il fascio concentrato di calore solare raggiunge un ricevitore contenente fluido termovettore (HTF) di sale nitrato fuso, che viene riscaldato a temperature superiori a 600 ° C. L’HTF è poi convogliato attraverso uno scambiatore di calore in cui l’acqua viene trasformata in vapore per azionare un generatore a turbina da 6.2 MW. Una piccola percentuale del vapore prodotto viene rilasciata nel collo della clessidra, rendendo così il fascio solare visibile al pubblico. La maggiore capacità termica del sale nitrato fuso consente al sistema di immagazzinare il calore e produrre energia durante le giornate nuvolose o anche la notte”.
Medaglia d’argento al progetto “Quiver” realizzato da Mateusz Góra e Agata Gryszkiewicz, dove l’energia pulita è invece incorporata in una grande architettura windbelts in grado di produrre energia pulita grazie alla forza del vento.
La struttura è composta da numerosi listelli aeroelastici che producono energia grazie ad un lento ma costante movimento, mentre l’intera area sarà piantumata con piante adatte alla produzione di biocarburanti.
Terzo posto per “eMotions: energy motions and art emotion” del designer antonio maccà e flavio masi, dove l’energia pulita è la protagonista indiscussa all’interno di un particolare percorso articolato attorno ad una serie di grandi e circolari strutture, ognuna delle quali utilizza differenti tecnologie di generazione come pannelli fotovoltaici, turbine eoliche ad asse verticale, ad asse orizzontale e sistemi piezoelettrici.